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Numero 35 maggio 2015

 
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In questo numero
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Definizione di promozione della salute

 
Riportiamo di seguito il testo integrale di un parere approvato dal Direttivo Nazionale SIPS sulla definizione di promozione della salute e sulle competenze sulle attività di promozione della salute.

All’attenzione
Onorevole Vittoria D’Incecco
 
Gentile Onorevole,
in relazione alla sua proposta di legge sull’ “atto medico” preme allo scrivente, in nome e per conto della Società che presiede, cogliere l’opportunità per segnalare alcune precisazioni necessarie a fornire chiarimenti in merito a quanto in essa contenuta.
E non mi riferisco in questo contesto alla tematica relativa all’atto medico, che tanta discussione ha suscitato in campo sanitario, ma all’utilizzo fatto del termine “promozione della salute”, sia nel contesto dell’art. 1 che dell’art. 2, intendendo in tal modo includervi la definizione di atto medico.
La prevenzione (medicina preventiva), la diagnosi, la terapia e riabilitazione (medicina riabilitativa) nel pieno rispetto delle altre professioni sanitarie, sono atti medici.
La promozione della salute è cosa completamente diversa che non si raggiunge con la prevenzione, con la diagnosi, con la terapia, con la riabilitazione. Essa è definita specificamente nella Carta di Ottawa (WHO 1986) e non corrisponde all’uso volgare (nel senso non tecnico) che ne viene fatto sui media e purtroppo, talvolta, anche in testi ufficiali. Dobbiamo attenerci alla complessa ed articolata definizione del WHO che così viene definita.
«La promozione della salute è il processo che mette in grado le persone di aumentare il controllo sulla propria salute e di migliorarla. Per raggiungere uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, un individuo o un gruppo deve essere capace di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, di soddisfare i propri bisogni, di cambiare l’ambiente circostante o di farvi fronte. La salute è quindi vista come una risorsa per la vita quotidiana, non è l’obiettivo del vivere. La salute è un concetto positivo che valorizza le risorse personali e sociali, come pure le capacità fisiche. Quindi la promozione della salute non è una responsabilità esclusiva del settore sanitario, ma va al di là degli stili di vita e punta al benessere ».
Non c’è traccia di malattia nella definizione di promozione della salute. La salute (a differenza della malattia che è oggetto di studio dei medici e dei sanitari) non è una responsabilità esclusiva del settore sanitario, ma va al di là degli stili di vita e punta al benessere. Mentre la medicina si occupa della malattia fino alla sua prevenzione (stili di vita), la promozione della salute non è responsabilità esclusiva del settore sanitario. Essa punta al benessere.
Ancora sempre nella Carta di Ottawa: «La promozione della salute va al di là dell’assistenza sanitaria. Essa colloca la salute nell’ordine del giorno di coloro che compiono le scelte politiche in tutti i settori e a ogni livello, per renderli più consapevoli delle conseguenze che hanno le loro decisioni sulla salute e per far accettare le loro responsabilità nei confronti della salute. Una politica di promozione della salute richiede che vengano identificati gli ostacoli all’adozione di politiche pubbliche per la salute nei settori non sanitari e i modi per superarli. Lo scopo deve essere quello di fare in modo che le scelte più sane siano quelle più facili da realizzare anche per coloro che compiono le scelte politiche».
Per quanto sopra esposto si comprenderà quanto la promozione della salute abbia in sé racchiusi i concetti di interistituzionalità, interdisciplinarietà ed interprofessionalità; per meglio chiarire i contenuti, per esempio nell’infanzia e nell’adolescenza la promozione della salute è compito prevalente dei genitori e degli insegnanti, quali adulti di riferimento ed espressione delle rispettive agenzie educative.
Purtroppo, ancora oggi, dopo quasi 30 anni da Ottawa, specie in Italia, si usano molto impropriamente le parole “promozione della salute”; l’augurio che in un futuro prossimo si possa finalmente parlare non solo di piano nazionale di prevenzione ma finalmente di un piano nazionale di promozione della salute.
Grato se vorrà inoltrare la presente nota agli altri undici firmatari della sua proposta di legge ed accettare la nostra disponibilità a qualsiasi forma di confronto e collaborazione.
Potrà conoscerci meglio visitando il nostro sito www.sipsalute.it
L’occasione è gradita per inviare distinti saluti
Lucca, 30 aprile 2015
Il Presidente Nazionale SIPS


Prof. Avv. Riccardo Senatore



 
 
Il presente parere è stato approvato con voto unanime dal Direttivo Nazionale della Società Italiana per la Promozione della Salute.
 
 

La differenza fra promozione della salute e prevenzione delle malattie

Questione di feeling 



Molte volte i mezzi di comunicazione parlano in modo sovrapponibile di prevenzione della malattie e di promozione della salute, come se fossero sinonimi interscambiabili.

In modo analogo, molta gente pensa alla salute ancora come assenza di malattia, cioè qualcosa che viene assicurata dalla corretta valutazione dei rischi e da screening accurati, invece di considerarla come un alto livello di energia percepita, chiarezza di scopi, atteggiamento gioioso nei confronti della vita e buone abitudini. Non riconoscere la differenza fra i due punti di vista è un errore e riduce l’efficacia degli interventi. Ecco perché.

Prevenzione delle malattie: la prevenzione mira alla riduzione della prevalenza dell’insorgenza di malattia, vale a dire una strategia che scappa via da qualcosa di indesiderabile. Il suo messaggio è quello di evitare il diabete, l’obesità o la malattia cardiovascolare. Si basa sul concetto di deficit e richiama ad un approccio logico. E’ la soluzione o il passaggio logico che dovremmo mettere in atto dopo che abbiamo sperimentato una reazione emotiva a qualche brutta notizia rispetto al nostro stato di salute o al rischio di comprometterlo in futuro.

Promozione della salute: la promozione della salute mira a costruire una salute più forte, una sorta di corsa verso qualcosa di desiderabile. Il suo messaggio è “aumenta il tuo livello di energia, migliora la tua capacità di costruire la realtà che ti circonda, raggiungi i tuoi obiettivi e sentiti bene nel farlo”. Si basa sull’abbondanza e richiama la basi positive delle emozioni includendo la speranza, la curiosità, l’interesse e le proprie aspirazioni per il futuro.  La promozione della salute ci connette al nostro miglior modo di esistere ed essere se stessi, perseguendo obiettivi esistenziali alti con la fiducia di poter fare la differenza nel mondo.

Cosa significa tutto ciò quando si danno i messaggi di salute?

Confondere i due termini è un errore di fondo che ancora viene fatto nell’industria del benessere e nei servizi che si occupano di salute. Victor Strecher, PhD, University of Michigan School of Public Health, in un recente convegno ha riportato uno studio* in cui si dimostra che quando un gruppo di tifosi guarda la propria squadra del cuore vincere, diminuisce del 9 % il consumo di grassi e zuccheri, mentre quando la squadra perde il consumo aumenta del 16 %. Ciò è attribuito alla percezione dell’attacco alla propria identità che i tifosi sentono collegato alla perdita. Ma se viene chiesto ai tifosi qual è la cosa più importante nella loro vita, o quali sono i loro valori al di là del gioco, le differenze comportamentali fra coloro la cui squadra ha vinto o perso scompaiono. E’ un esempio pratico per richiamare l’attenzione all’approccio che un promotore di salute dovrebbe mettere in atto, aiutando le persone a connettersi con i loro valori e con cosa conferisce significato alla loro vita, per condurli più facilmente a riconsiderare le loro scelte poco salutari. Ciò è molto diverso dai messaggio basati sulla paura, prevalenti nel modo di operare basato sull’evitamento del rischio.


Cristina Aguzzoli – Socia SIPS, Delegazione Friuli -Venezia-Giulia
 


Il Circolo ACLI e i suoi tentativi di INTE[G]RAZIONE


Il circolo ACLI di Vaglio Basilicata costituitosi nel 1990, svolge la sua attività di promozione sociale sia nell’ambito dell’allestimento e della gestione del Museo Rurale, allestito ad opera dei soci del circolo, che in tutte le altre occasioni e piccole manifestazioni finalizzate a promuovere il benessere della comunità.

A tal fine punta con particolare attenzione e con particolare spirito di solidarietà, partecipazione e condivisione all’inserimento di cittadini e ragazzi diversamente abili, all’inte(g)razione di amici di etnie e culture diverse e all’inclusione di soggetti con bisogni speciali.

Si preferisce parlare più che di integrazione di interazione, perché mentre la prima lascia intendere che “bisogna comunque subire la cultura del posto in cui ci si va a trovare” (e se vogliamo non è proprio un bel termine), la seconda è la parola dello sviluppo e ci fa intendere che la vera forza sta nell’unione; “Siamo tutti fratelli, figli di un unico Dio, ognuno lo chiami come vuole!” (cit. Margherita Dini Ciacci).

Tra i vari progetti, il Circolo ACLI di Vaglio Basilicata sta lavorando ad un progetto di raccolta di giochi tradizionali che, oltre alla ricerca finalizzata alla “raccolta e alla conservazione per tramandare”, mira anche a promuovere benessere fisico e non solo.

Il gioco tradizionale, ora più che mai, porta con sé valori di socialità e condivisione degli spazi aperti e da sempre dimostra di non avere solo un valore ludico e ricreativo, ma anche un valore emotivo e soprattutto comunicativo.

Dopo la fase preliminare di progettazione si sta portando a termine la fase di ricerca e raccolta e costruzione artigianale dei giochi antichi diffusi sul territorio, ad opera dei soci fondatori del circolo e non. Inoltre nella scorsa stagione estiva è stato realizzato un primo laboratorio didattico del giocattolo povero, rivolto a bambini e ragazzi in età compresa tra i 3 e i 14 anni, grazie alla collaborazione di volontari, di maestre e personale scolastico, nonché dei ragazzi dell'Oratorio. L’idea è scaturita dal fatto che, come circolo, sempre più spesso ci poniamo una domanda:“Siamo proprio sicuri che questa sia l'era della comunicazione?”

E per converso, poiché tutto ciò che facciamo ha un peso, piccolo o grande che sia, ci siamo posti degli obbiettivi:

• approfondire e promuovere gli alti valori del gioco tradizionale per valorizzare l'importanza del gioco come momento di socializzazione e collaborazione;

• promuovere il benessere e la comunicazione;

• tramandare le buone e le sane abitudini della tradizione rurale, in cui non esistevano le moderne tecnologie;

• sviluppare capacità relazionali, capacità di lavorare in gruppo, capacità di interagire con gli altri.

In tutte le attività del Circolo il coinvolgimento di ogni fascia di età è fondamentale da una parte per la raccolta e per tramandare alle future generazioni e dall’altra per investire su esse per costruire la società del domani.


Angela Armilio – Socia SIPS, Delegazione Basilicata
 

Documentazione e promozione della salute
Esistenza umana e promozione della salute.

Qualsiasi persona esiste in quanto è in relazione con altre persone ed è in rapporto con il proprio corpo e il proprio mondo.

La relazione (interpersonale, mentale, ambientale) consente di attingere e definire infatti il significato e il valore dell'identità individuale, dei bisogni che emergono nella quotidianità, degli stati d'animo che permeano l'interiorità e l'affettività, dei desideri che indirizzano l'agire, delle conoscenze e delle responsabilità che guidano la ricerca del ben-essere e della felicità.

Il rapporto interpersonale e socio-ambientale può essere considerato come base e fondamento della vita comunitaria, oltre che misura che permette di comprendere ed accogliere qualsiasi conquista nell'ambito del sapere, della cultura e della storia, delle vicende sociali e politiche, in campo etico e morale, nella salute umana e nella vita.

Ogni uomo cerca incessantemente la propria integrazione nel mondo e nella società. La promozione stessa del ben-essere e della salute ruota attorno al rispetto delle persone e dei luoghi in cui queste vivono e lavorano e non tanto sul riconoscimento delle diverse specificità che contraddistinguono gli ambiti della conoscenza scientifica e delle esperienze sociali, civili, politiche, economiche.

Alla base della “promozione della salute” vi è un processo di comunicazione che non può chiudersi mai in una dimensione olistica statica e definitiva.

La parola “promozione” sta ad indicare la ricerca incessante di un orizzonte nuovo, più ampio, che solleciti ognuno ad affrontare le sfide della vita e ad acquisire una progressiva crescita di competenze nell'intento di trovare l'integrazione con l'altro. L'aspetto emotivo-motivazionale di fondo di questa prospettiva è rappresentato da un'inclinazione che spinge ad uscire dall'isolamento e da una speranza che espone ad un processo interminabile di dialogo. Sono le persone e le comunità che mettono in atto operazioni positive orientate verso un futuro, non determinato e prestabilito, dove coesistono e sono co-possibili salute e malattia.

Bibliografia

Bertini M., Psicologia della salute, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2012;

DeAngeli A., Salute e cittadinanza sociale, Clemente Editore, Massa, 2008;

Guerra G., Mente e scienza della vita, La Nuova Italia Scientifica, Roma, 1997;

Gadamer H.G., Dove si nasconde la salute, Raffaello Cortina Editore, Milano, 1994;

Giovannini D., Ricci Bitti P.E., Sarchielli G., Speltini G., Psicologia e salute, Zanichelli, Bologna, 1982.

di Antonio De Angeli. Socio fondatore SIPS

 

 


Evidenziamoli

Abstract presentati che meritano maggiore attenzione

La giornata del benessere: i peer educator che promuovono salute


Umberto Cherubini1, Anna Maria Pollastrini2, Paola Bartolini3, Luciano Carlotti1, Paola Paoli1, Angelo Albero1, Francesca Donati3, Patrizia Pecchia3, Annarosa Bicchi4, Sergio Ardis5, Martina Fondi5, Roberta Della Maggiora5, Lucia Corrieri Puliti5.

1Istituto Fermi – Lucca, 2Ist. Majorana – Capannori (LU), 3Istituto Vallisneri – Lucca, 4Istituto Passaglia – Lucca, 5ASL 2 Lucca

umberto.cher@gmail.com
 
Negli ultimi due anni, in tre scuole della piana di Lucca, è stata organizzata la giornata del benessere. Gli organizzatori sono studenti peer educator che fanno parte di tre distinti gruppi. Quello principale è costituito dagli Amici per la Vita, che sono peer educator per la salute formati in tre anni nelle attività di promozione della salute coordinate dall’Educazione e promozione della salute della ASL 2 di Lucca (per maggiori notizie sul percorso formativo degli amici per la vita si veda “Amici per la vita” in atti del meeting nazionale 2013 http://www.sipsalute.it/docs/attipisa2013.pdf); Il secondo gruppo è costituito da peer educator facenti parte dell’associazione Ditestamia Health Promoting Guys (per maggiori informazione si veda “Ditestamia Health Promoting Guys: empowered peer education” atti citati stesso link); il terzo gruppo di ragazzi proviene da un’associazione di studenti donatori di sangue (Donatori di sangue Liceo A. Vallisneri di Lucca).
Nel 2013 sono state realizzate tre giornate: una presso l’Istituto Vallisneri, una presso l’Istituto Fermi e una al Festival della Salute (un’iniziativa organizzata dalla ASL 12 della Versilia). Nel 2014 è stata realizzata presso l’Istituto Majorana di Capannori (LU).
Per le giornate vengono ideati e preparati vari stand disposti in un locale ampio (in genere una palestra) su vari argomenti di promozione della salute/benessere. Uno stand è stato organizzato dai ragazzi donatori di sangue con lo scopo di promuovere i principi che ispirano la donazione di sangue nei giovani studenti. Uno stand è stato organizzato dall’associazione Ditestamia HPG per spiegare ai ragazzi cos’è la promozione della salute/benessere e per far conoscere l’associazione e le sue attività.
Gli altri stand sono stati organizzati dai peer educator Amici per la Vita.
Gli argomenti variano da scuola a scuola. Citiamo a titolo di esempio lo stand su alimentazione e benessere, dove i ragazzi parlano di vari aspetti dell’alimentazione (benessere, qualità, salute, ma anche sostenibilità…), lo stand “L’angolo d’Io” dedicato all’autostima e qui i ragazzi parlano delle difficoltà che stanno affrontando nella loro adolescenza per aumentare la propria autostima, lo stand del non giudizio, dove i ragazzi parlano di come giudizi e pregiudizi possono rendere difficili le relazioni e discutono su modalità relazionali accoglienti, lo stand dedicato allo sport e all’attività fisica, lo stand contro il bullismo, ecc.
Nelle ore della mattinata, classi di ragazzi di pari età o più piccoli ruotano ai vari stand conversando, visualizzando filmati, saggiando le differenze organolettiche di biscotti di marche diverse, discutendo e anche giocando con i loro compagni di scuola Amici per la Vita, su vari argomenti per loro importanti, tirando fuori idee per combattere il bullismo... È questo un esempio di empowered peer education. I ragazzi, che hanno ricevuto una formazione prevalentemente relazionale ideano l’iniziativa, scelgono gli argomenti e organizzano la giornata.
Rendere i giovani protagonisti nella promozione della salute significa favorire fenomeni di leadership positiva che tramite un processo di contaminazione favorisca la diffusione di conoscenze, credenze, atteggiamenti e comportamenti che promuovano l’aumento del controllo della propria salute, “al di la degli stili di vita” per puntare al benessere fisico, psichico e sociale.
In queste attività gli adulti sono presenti nella formazione sulla relazione degli studenti che diventano peer educator, successivamente assumono un ruolo di figure di riferimento, disponibili come consulenti nella pianificazione delle attività, pronti a supportare difficoltà nell’organizzazione non facilmente risolvibili e discreti osservatori durante le attività delle giornate. Un modo per “educare all'autonomia e alla responsabilità”.
 
MEETING NAZIONALE
La promozione della salute in tutte le politiche e professioni



Vaglio di Basilicata (PZ)
4 e 5 settembre 2015
Primo annuncio


Oggi la salute è ritenuta da tutti indispensabile per la crescita e lo sviluppo globale della società, ma la politica sanitaria non basta da sola ad agire sui determinanti della salute. Per garantire un’adeguata gestione delle problematiche del settore sanitario, occorrono strategie ed iniziative congiunte ed integrate con le altre politiche. Vanno rafforzati e resi più efficienti a tutti i livelli di governo, cioè Europeo, Nazionale, Regionale e Locale, i sistemi per integrare gli aspetti di sanità pubblica nei settori di politiche non sanitarie, al fine di sviluppare strategie favorevoli alla salute e al benessere della popolazione. Il Trattato “Salute in tutte le politiche UE- HIAP”, prescrive che la Comunità Europea assicuri un elevato livello di protezione della salute nell’elaborazione ed attuazione di tutte le politiche. Gli operatori sanitari assumono il ruolo di “catalizzatori” degli interventi di prevenzione e promozione della salute, intercettando le attività di settori differenti da quello sanitario e costruendo coesione sociale, sostenuta da una “rete” di azioni sinergiche e integrate. Con il meeting “La promozione della salute in tutte le politiche e professioni” si intende ricercare strumenti efficaci per la promozione della salute e modalità concrete con cui il settore sanitario potrà migliorare il suo impegno e le sue competenze nel lavorare con altri settori e individuare strategie per la promozione della salute in tutte le professioni.

CALL FOR ABSTRACT

ARGOMENTI
□   Educazione sanitaria ed empowerment for health
□   Prevenzione ed empowerment for health
□   Scuola ed empowerment for health
□   Educazione terapeutica ed empowerment for health
□   Ospedale ed empowerment for health
□   Territorio ed empowerment for health
□   Comunità ed empowerment for health
□   Altro 

Gli abstract possono essere inviati esclusivamente tramite questo form
(Testo consigliato tra 4000 e 7000 caratteri massimo).
Gli abstract potranno essere presentati fino al 30 aprile 2015.


Il meeting è gratuito e riservato ai soci SIPS.
Per l'iscrizione utilizzare il seguente form 
Le iscrizioni sono aperte fino al 30 maggio 2015 salvo esaurimento posti.

ECM richiesti per tutte le professioni sanitarie.

Contatti meetingpotenza@sipsalute.it

Con il patrocinio del Comune di Vaglio di Basilicata

 
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a cura di Filomena Lo Sasso e Sergio Ardis

La promozione della salute e le disuguaglianze





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