|
|
In questo numero
I corsi di formazione SIPS
|
|
|
Non faccio lo sbronzo
attraverso un video i giovani della Versilia dicono no all’abuso di alcol
Il consumo di alcol tra gli adolescenti è un fenomeno che richiede, da parte delle istituzioni, interventi di prevenzione in grado di orientare lo stile di vita verso scelte di consumo consapevoli e verso forme di divertimento sane. Il gruppo dei pari svolge, in questa fase delicatissima della vita, un ruolo fondamentale. Gli adolescenti bevono per sentirsi grandi, per apparire disinibiti, per sentirsi accettati da un gruppo che, implicitamente, impone conformismo nei comportamenti: il gruppo influenza le scelte di consumo e orienta i comportamenti del singolo, esercitando una forte pressione a livello emotivo. È proprio nei contesti di aggregazione e socializzazione che giovani e giovanissimi iniziano a consumare alcol, con il rischio concreto di sviluppare vere e proprie forme di dipendenza.
L’esperienza vissuta da alcuni gruppi Scout della Versilia, coinvolti nella realizzazione del video “Non faccio lo Sbronzo”, rappresenta un simpatico esempio di come le esperienze maturate all’interno di una comunità (R/S per addetti ai lavori!) siano in grado di sviluppare, in maniera spontanea, contenuti significativi e messaggi positivi di cui i giovani stessi possono farsi portavoce.
“Non faccio lo sbronzo” è un video realizzato dai Gruppi Scout della Versilia nell’ambito di una campagna contro l’abuso dell’alcol, che si inserisce nel protocollo d’intesa “Più divertimento meno alcol”, sottoscritto nell’estate del 2015 da molti dei comuni della Versilia, allo scopo di promuovere iniziative di prevenzione e sensibilizzazione, rivolte successivamente agli altri giovani, sul tema dell’abuso dell’alcol.
La proposta di attivazione del protocollo è stata portata avanti dall’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Camaiore, che ha voluto estendere l’esperienza maturata all’interno del Gruppi Scout locali. Gli scout hanno organizzato un laboratorio che si è svolto durante un raduno a livello nazionale, avvenuto nell’agosto del 2015 presso il Parco di San Rossore in provincia di Pisa. Condivisa la preparazione con la comunità territoriale, sono state avviate iniziative che coinvolgessero attivamente i destinatari stessi della campagna di sensibilizzazione. A partire dal 2014, infatti, i ragazzi Scout avevano attivato indagini e momenti di confronto sul tema dell’alcol con specialisti, portando dei manifesti creativi in manifestazioni pubbliche (es. il Palio dei Rioni di Camaiore). L’incontro con le istituzioni ha fornito loro l’input per concretizzare le riflessioni sviluppate e condividere con il territorio la loro esperienza.
Nel Giugno 2015 hanno aderito al protocollo d’intesa, su invito del Sert dell’Azienda Usl, Acat Versilia e il Comitato “…Non la Bevo” i Comuni di Viareggio, Massarosa, Pietrasanta.
“Non faccio lo sbronzo perché ci ho da guidare, non faccio lo sbronzo perché sono super anche senza alcolici, non faccio lo sbronzo perché voglio bene al mio fegato, non faccio lo sbronzo perché bere non è mai la risposta”… sono solo alcuni dei tanti slogan spontaneamente proposti dai ragazzi e poi integrati nella realizzazione del video, presentato in conferenza stampa nel mese di gennaio e più volte riproposto al pubblico, a Viareggio, in occasione del Carnevale.
La realizzazione del video è la parte più interessante del processo di promozione della salute. Prima della realizzazione con i telefonini di brevi video, i quattro assessori alla pubblica Istruzione si sono resi disponibili a discutere, programmando una serie d’incontri ai quali hanno partecipato circa 70 ragazzi scout tra i 16 e i 21 anni e circa 10 capi scout dei gruppi Viareggio 3, Viareggio 5, Lido di Camaiore, Capezzano 1, Camaiore 1 e Pietrasanta 1.
Nel corso degli incontri i ragazzi, provenienti dai diversi gruppi, hanno avuto l’opportunità di confrontarsi sul tema dell’abuso d’alcol e, nell’ambito delle attività di laboratorio, hanno ideato lo slogan “Non faccio lo sbronzo”, poi declinato dai singoli partecipanti in maniera personale e creativa. Uno dei giovani, che frequenta il liceo artistico locale, ha provveduto al montaggio e rifinitura della clip. Il video è ora visibile su You Tube (https://www.youtube.com/watch?v=QXqmDBlCJUA)
Il progetto continua adesso con l’avvio di una seconda fase nella quale, sempre attraverso l’utilizzo dei social network, i ragazzi sono invitati a presentare delle proposte di spot sul tema dell’abuso dell’alcol, che verranno poi votati da una commissione appositamente istituita e che verrà lanciata il prossimo 7 maggio in occasione della presentazione di libri della delegazione Toscana della Società Italiana Promozione della Salute.
L’importanza e l’originalità dell’iniziativa proposta, al di là della mera divulgazione del video realizzato, riguarda il coinvolgimento dal basso (bottom-up): i ragazzi stessi si fanno portavoce, tra i coetanei, di un messaggio che essi stessi hanno elaborato e interiorizzato, contribuendo alla divulgazione, attraverso gli strumenti e i linguaggi propri della loro quotidianità.
Maria Vittoria Sturaro Segretaria regionale SIPS delegazione Toscana
Il contributo è stato scritto in collaborazione con la Dr.ssa Grazia Ippolito
Azienda USL Toscana Nord Ovest (ambito territoriale di Viareggio)
|
|
Documentazione e promozione della salute
Le radici dell'educazione.
Che cosa sta veramente a cuore a una persona? Che cosa può turbare un individuo di fronte alla paura di perdere la propria salute e il proprio benessere? Che cosa può allarmare la nostra esistenza e indurci a ricercare la distruzione e la morte?
In noi vi sono pensieri, idee, ma anche desideri, che portano, talvolta, a guardare lontano per trovare la felicità, altre volte vicino. Vorremmo in ogni caso poter fare una vita spensierata e senza problemi ovunque e per sempre.
Vi sono circostanze in cui maturiamo la convinzione di farcela. Altre in cui non troviamo motivi per esercitare responsabilmente la nostra volontà e oltrepassare, così, i limiti, fronteggiare gli ostacoli che impediscono la realizzazione dei nostri sogni.
In questo caso ci sentiamo impotenti. Abbiamo paura di procedere. Alziamo le mani in segno di resa. Vorremmo tornare indietro. Avvertiamo di non poterci separare da una persona cara, da un amico, dal coniuge, da un luogo, da una abitudine. Sentiamo di voler bene, di amare, ma anche di temere quel sollievo che ci distoglie dalla tristezza, dall'angoscia e ci porta a capire il senso della vita.
Raccontare il mondo complesso delle nostre emozioni, delle passioni, dei sentimenti, degli affetti, che cosa vuol dire veramente?
Non è soltanto narrazione che permette di rifugiarci nella ragione. Il racconto è necessario per spiegare la nostra condizione, ma non è sufficiente per farci apprendere e comprendere il senso dell'esistenza. L'informazione e la comunicazione non padroneggiano mai le emozioni. L'apprendimento si apre all'educazione e alla capacità di condurre una vita buona solo se ha radici profonde nel mondo degli affetti e dei sentimenti.
Bibliografia
Furedi F., Il nuovo conformismo. Troppa psicologia nella vita quotidiana, Milano, Feltrinelli, 2005;
Oatley K, Breve storia delle emozioni, Bologna, il Mulino, 2007;
Zollner H., Persona e formazione. Riflessioni per la pratica educativa e psicoterapeutica, Bologna, edb, 2007;
Norwood R., Donne che amano troppo, Milano, Feltrinelli, 1998;
Bodei B., Geometria delle passioni. Paura, speranza, felicità: felicità e uso politico, Milano, Feltrinelli, 2003;
De Angeli A., Il maestro. Viscardo Vergani, Massa, Ceccotti Editore, 2016.
di Antonio De Angeli. Socio fondatore SIPS
Parliamo di resilienza
Un nuovo modello teorico
i fattori ambientali di resilienza degli infermieri (parte prima)
Sicuramente a chi si occupa di promozione della salute non sarà passato inosservato un articolo uscito questo mese (Crusack, 2016) che presenta un modello teorico sui fattori di resilienza ambientale per un target specifico: gli infermieri.
La resilienza psicologica negli operatori sanitari, in un modello sviluppato da Rees (2015), presenta tre costrutti chiave: autoefficacia, coping e mindfulness.
Obiettivo della ricerca era quello di sviluppare un modello teorico che potesse spiegare i fattori ambientali che sul luogo di lavoro promuovono la resilienza degli infermieri. Secondo gli autori, lo sviluppo di un modello teorico unificato potrebbe permettere ai leader delle organizzazioni sanitarie di identificare e correggere i processi che minano la resilienza nei luoghi di lavoro. Occorre notare che non stiamo parlando della prevenzione dello stress lavoro correlato, altrettanto importante, ma di promozione della salute, ovvero di ciò che può favorire una risposta positiva in termini di resilienza nel personale infermieristico e quindi generare benessere [n.d.r.].
Un’analisi delle letteratura ha permesso di costruire un modello che hanno chiamato “Health Services Workplace Environmental Resilience Model”.
In particolare l’analisi ha permesso di individuare una serie di fattori ambientali legati al luogo di lavoro considerati importanti per creare un ambiente “supportante” per il personale infermieristico. Questi fattori ambientali erano fattori relazionali, mentoring, supervisione, formazione e training, lavoro di squadra, sicurezza personale e cura di sé stessi.
Della letteratura i fattori relazionali sono risultati essere uno dei principali aspetti nel favorire la creazione di ambienti di lavoro che promuovono la resilienza. Questi includono una serie di interazioni collettive come per esempio la promozione di relazioni interprofessionali nel team di lavoro aperte e trasparenti, oppure come per esempio la facilità nella comunicazione con il proprio superiore, il sentirsi valutati dall’organizzazione e avere delle possibilità di partecipare all’organizzazione del lavoro e alle scelte decisionali.
Il mentoring informale attraverso la disponibilità di modelli positivi è stato individuato come fattore che favorisce la fiducia nel team in particolare per i nuovi staff.
Sia la supervisione che il mentoring formale erano spesso citati come strategie che, non sono solo utili a supportare lo staff, ma che migliorano i risultati nei pazienti trattati.
I training e la formazione sono stati individuati costantemente come fattori che supportano il personale sanitario e aumentano il senso di autoefficacia: gli infermieri si sentivano più preparati e avevano una maggior affidabilità clinica nell’intraprendere cure complesse sui pazienti loro assegnati. Oltre al supporto formativo, una buona turnazione, una adeguata composizione dello staff così come la chiarezza dei ruoli al suo interno, sono emersi dalla letteratura come fattori che aumentano negli infermieri le abilità di coping verso i carichi di lavoro.
Nella letteratura più recente sono risultati in auge due fattori: il senso di sicurezza fisica e psicologia e la promozione della “cura di sé”.
Una risposta positiva in termini di sicurezza personale e psicologica è stata collegata alla cultura degli ambienti di lavoro dove i manager mettono in atto lo sviluppo di politiche e l’adozione di strategie che prevengono la violenza nei luoghi di lavoro e aiutano lo staff in caso di eventi critici. Queste strategie vanno dalla mindfulness alla presenza di stanze silenziose utilizzabili dal personale dopo l’incidente traumatico in reparto.
Per quanto riguarda il concetto di “cura di sé” gli infermieri erano incoraggiati a mantenere il loro work-life balance, ad avere una rete sociale supportante, ma anche ad accedere ai programmi di counseling e di aiuto.
Bibliografia
Cusack L, Smith M, Hegney D, Rees C S, Breen L, Witt R, Rogers C, Williams A, Cross W, Cheung K. Exploring environmental factors in nursing workplaces that promote psychological resilience: Constructing a unified theoretical model. Frontiers in Psychology. 7 (2016) 600 http://dx.doi.org/10.3389/fpsyg.2016.00600
di Sergio Ardis. Segretario Nazionale SIPS
Evidenziamoli
Abstract presentati che meritano maggiore attenzione
Nereidi: riabilitiamoci in immersione
Giuseppina De Cunto, Anna Esposito
ASL Napoli 3 Sud
pinadecunto@libero.it
L’ASL Napoli 3 Sud - Ser.T. (Servizio Dipendenze Patologiche) di Castellammare di Stabia, in collaborazione con l’A.S.D. Oplonti Sub di Scafati, ha realizzato un’attività socio-riabilitativa per utenti detossicati del Ser.T. e delle Comunità Terapeutiche presenti sul territorio di competenza.
L’idea base è stata la promozione di esperienze di gruppo con condivisione di obiettivi comuni attraverso attività marinare. L’Associazione Oplonti Sub opera per diffondere, in particolare tra i giovani, l’amore per il mare e la conoscenza dei problemi marittimi, sviluppando, iniziative promozionali, culturali, sportive, ambientalistiche e naturalistiche, idonee al conseguimento degli scopi statutari. È stata un’esperienza sperimentale, tant’è che il metodo riabilitativo proposto, l’utilizzo delle immersioni subacquee, disciplina che rafforza l’autocontrollo e potenzia la struttura psico-fisica, ha richiesto solo passione e disponibilità per l’ambiente marino.
Il Ser.T. ha selezionato i destinatari del progetto, ha condotto i gruppi, valutandoli e monitorandoli, nel corso dell’attività. Il Diving ha messo a disposizione gli istruttori, nonché i mezzi tecnici idonei alla progettualità.
Le attività prussiche sono state realizzate negli specchi di mare idonei e, quelle teoriche, di supporto psico-sociale e di monitoraggio, nella sede del Ser.T. di Castellammare. I destinatari del progetto sono stati sottoposti, preventivamente a visita medico sportiva. Al fine di dare maggiore concretezza al corso, anche per un eventuale sbocco lavorativo, si è colta l’occasione per far conseguire ai partecipanti il relativo brevetto. Il progetto si è concluso, dopo circa otto mesi, con un evento finale presso la Comunità Terapeutica “Il Camino” sita a Monte Faito. Alla manifestazione era presente anche il Comandante della Capitaneria di Porto di Torre Annunziata.
Il testo è contenuto negli atti del meeting nazionale "La promozione della salute in tutte le politiche e professioni" Vaglio Basilicata 4-5 settembre 2015
|
|
CORSO PER INSEGNANTI PROMOTORI DELLA SALUTE – LIVELLO 1
Formazione a Distanza gratuita
Abbiamo realizzato un corso specifico per insegnanti promotori della salute (livello 1). Si tratta del primo corso di formazione a distanza per insegnanti e altro personale non sanitario.
Il corso è gratuito per tutti, oltre che a proporlo per i soci insegnanti (o comunque non sanitari) consigliamo di pubblicizzarlo il più possibile fra gli insegnanti che lavorano a progetti di promozione della salute o che comunque vogliono costruire il loro curriculum di promotore della salute e del benessere.
Descrizione
Con la prima Conferenza Internazionale della Promozione della Salute che si è tenuta ad Ottawa nel 1986, la promozione della salute viene definita e distinta dalle altre discipline che riguardano la salute. Purtroppo ancora oggi la definizione di promozione della salute continua ad essere sconosciuta ai più che, ancorché operanti per la salute, confondono la promozione con la prevenzione e talvolta parlano di promozione della salute in modo e contesti completamenti avulsi al suo significato.
Il corso di formazione proposto dalla Società Italiana per la Promozione della Salute mira a colmare questa lacuna. La promozione della salute è nella sua essenza interdisciplinare. Per questo il corso non è solo rivolto ai sanitari, ma è destinato a chiunque si occupi di salute a partire dai tanti insegnanti che ogni giorno lavorano per rendere i loro percorsi educativi traiettorie di benessere.
Si tratta di una formazione di base che parte dai concetti fondamentali della promozione della salute. A questo corso di base seguiranno altri corsi che nasceranno dall’unica società scientifica italiana interdisciplinare che ha come obiettivo lo studio, la ricerca e la diffusione dei temi della promozione della salute.
L’obiettivo finale è quello di costruire un profilo di promotore della salute che qualsiasi sia la sua professione o il suo ambito operativo condivida i concetti di base e strumenti operativi propri della promozione della salute.
Iscrizione gratuita.
Per l’iscrizione richiedere il codice gratuito a fad-insegnanti@sipsalute.it
|
|
Corso per promotori della salute – livello 1 (Sanitari)
Formazione a Distanza gratuita con ECM
Con la prima Conferenza Internazionale della Promozione della Salute che si è tenuta ad Ottawa nel 1986, la promozione della salute viene definita e distinta dalle altre discipline che riguardano la salute. Purtroppo ancora oggi la definizione di promozione della salute continua ad essere sconosciuta ai più che, ancorché operanti per la salute, confondono la promozione con la prevenzione e talvolta parlano di promozione della salute in modo e contesti completamenti avulsi al suo significato.
Il corso di formazione proposto dalla Società Italiana per la Promozione della Salute mira a colmare questa lacuna. La promozione della salute nella sua essenza è interdisciplinare. Per questo il corso non è solo rivolto ai sanitari, ma è destinato a chiunque si occupi di salute a partire dai tanti insegnanti che ogni giorno lavorano per rendere i loro percorsi educativi traiettorie di benessere.
Si tratta di una formazione di base che parte dai concetti fondamentali della promozione della salute. A questo corso di base seguiranno altri corsi che nasceranno dall’unica società scientifica italiana interdisciplinare che ha come obiettivo lo studio, la ricerca e la diffusione dei temi della promozione della salute.
L’obiettivo finale è quello di costruire un profilo del promotore della salute che qualsiasi sia la sua professione o il suo ambito operativo condivida i concetti di base e strumenti operativi propri della promozione della salute
ECM 7,5 per tutte le professioni
Iscrizione gratuita.
Per l’iscrizione richiedere il codice gratuito a fad@sipsalute.it
|
|
Nuovo corso fad
Sconto per i soci SIPS
Quest’anno con la fine del “triennio ECM” ogni sanitario per chiudere senza debito formativo deve aver accumulato 150 crediti nel triennio salvo le esenzioni di legge. Per facilitare i soci per il ragiungmento degli obiettivi formativi previsti dalla normativa, oltre alla formazione sino ad ora offerta gratuitamente, abbiamo negoziato un accordo con l’agenzia formativa Datré che ci ha concesso uno sconto su un corso di formazione ECM: “Abilità relazionali e di comunicazione per operatori della sanità. Primo modulo”.
Si tratta di un corso della durata di circa 4 ore di fad che rilascia al termine 5 crediti ECM per tutte le professioni sanitarie.
Per i soci SIPS in regola con il versamento della quot a sociale viene rilasciato un codice di sconto di €8 sul costo complessivo del corso €27. I soci interessati al corso potranno richiedere il codice di sconto all’indirizzo segretario@sipsalute.it e acquistare il corso a soli €19.
Per scaricare la brochure del corso utilizzare il link
|
|
|
|
|
|
|
|