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Numero 26 luglio - agosto 2014
 
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In questo numero
Assemblea generale dei soci
Ai sensi dell’art. 8 dello Statuto della Società Italiana per la promozione della Salute e delle disposizioni transitorie contenute nell’Atto Costitutivo, il Comitato nazionale provvisorio riunitosi in skype call il 15 luglio 2014 ha deliberato di convocare l’Assemblea dei soci della Società Italiana per la Promozione della Salute il giorno 5 settembre 2014 alle ore 8.00 in prima convocazione e alle ore 9.00 in seconda convocazione presso il Centro Didattico del Politecnico Santa Maria alle Scotte, in Via delle Scotte 4 a Siena con il seguente ordine del giorno:
1) relazione del Presidente nazionale;
2) elezione del Comitato Direttivo Nazionale.

Puoi scaricare il regolamento delle elezioni dal sito www.sipsalute.it

Screening Ortottico in età evolutiva “Occhio alla Vista” 2013-2014

Il progetto “Occhio alla Vista” è la naturale continuazione del progetto di screening ortottico già compiuto nell’anno scolastico 2011/2012 “Il suo Futuro in Chiaro” i cui risultati furono pubblicati nel Periodico aziendale dell’Asl Sanluri (n°4 dicembre 2012 http://www.aslsanluri.it/documenti/6_90_20121224102857.pdf).
Abbiamo apportato delle piccole modifiche riducendo il numero dei paesi e modificato la fascia di età dei soggetti da esaminare.
Il progetto è stato redatto dall’Ortottista D.ssa Laura Mocci e, come nella scorsa edizione, supportato dall’Anteas Onlus M.C, che ha tra le sue finalità la promozione della salute divulgando nel territorio sia la prevenzione primaria che secondaria attraverso la diagnosi precoce.
L’altra peculiarità del progetto risiede nell’idea che le risorse raccolte sul territorio a vario titolo (es. 5X1000), tornino allo stesso anche con l’erogazione di servizi che integrino la Sanità Pubblica.
Anche quest’anno il progetto ha ottenuto il patrocinio gratuito della ASL Sanluri, dell’AIOrAO e della Sips.
Il progetto si è svolto dal mese di novembre 2013 al mese di febbraio 2014.   
Il primo obiettivo da conseguire è stato individuato nella valutazione dell’entità della promozione e della divulgazione del progetto di screening nelle scuole, attivato con la realizzazione cartacea di locandine e brochure, riportando con precisione il tipo di intervento e la finalizzazione della rilevazione dei disturbi visivi. Altri mezzi utilizzati sono stati i giornali (locali e regionali), e social network.
Il secondo obiettivo era quello di non creare scompensi gravi all’attività didattica con un intervento invadente, consentendo il normale svolgimento della stessa e contemporaneamente di effettuare la valutazione ortottica.
Il terzo obiettivo è stato quello di predisporre una modulistica semplice e di facile lettura che ci consentisse di acquisire da parte dei Dirigenti scolastici e dei genitori ad eseguire sia la valutazione ortottica che il trattamento dei dati sensibili.
L’adesione al progetto è stata del 99,9% dei bambini frequentanti le classi interessate; i pochi casi di mancata adesione riguardavano soprattutto bambini/e che erano in contemporanea già sottoposti a controlli e cure dallo specialista e gli assenti prevalentemente per malattie di stagione.
Lo sviluppo del progetto ci ha consentito di esaminare a grandi tratti lo stato di salute del territorio, in merito ai disturbi visivi dei bambini, confermandoci attraverso i dati ottenuti sulla necessità annuale di una  visita ortottica e oculistica.
Pertanto, le finalità del nostro progetto sono incentivare e sensibilizzare i genitori sull’importanza della prevenzione ad eseguire la visita oculistica ed ortottica in età prescolare cosi come i successivi controlli periodici anche in assenza di sospetto di problemi visivi; promuovendo le terapie riabilitative e la costanza nell’esecuzione, individuando i casi sfuggiti a controlli preventivi ed enfatizzare l'importanza della figura Sanitaria dell’Ortottista nel team oculistico.
 
RISULTATI TOTALI
Lo screening ortottico “OCCHIO ALLA VISTA” ha coinvolto 751 bambini di cui 155 positivi (20%). Si è svolto in 4 paesi della provincia del Medio Campidano: Gonnosfanadiga, Guspini, San Gavino M.le, Villacidro.
Tra i dati più importanti abbiamo rilevato che:
149 bambini avevano un visus inferiore ai 10/10; 80 Strabismi latenti e 17 strabismi manifesti rilevati col cover test; nello Studio della Motilità Oculare sono stati identificati 10 casi di deficit e nel Test HTT è emerso che la capacità motoria di convergenza era totalmente assente in 2 casi e limitata in 18 bambini. Sono invece 11 i casi in cui attraverso il Test di Lang II la percezione del senso stereoscopico era alterato. Abbiamo inoltre identificato n° 2 bambini positivi al test dei colori con eventuale discromatopsia.
CONCLUSIONI
Concludendo possiamo dire che è stato raggiunto l’obiettivo prefissato, ovvero trovare dei soggetti a rischio che hanno potuto godere di una visita più approfondita permettendo in alcuni casi di correggere un difetto refrattivo. Nei casi di sospetta ambliopia si è potuta iniziare una terapia correttiva o è stato possibile segnalare ed eseguire un controllo più specifico.
Poiché non è stata ancora avviata un’attività di screening dei disturbi visivi nel servizio pubblico, continuiamo a sperare che il nostro perseverare nell’attuazione di questo progetto sia esemplare, e possa fornire l’imput per l’inizio di un’attività di screening dei disturbi visivi ancora più capillare nel territorio del Medio-Campidano e non solo, svolta dal personale competente nel servizio pubblico con regolarità e costanza per il bene e la salute dei nostri piccoli.
Pensiamo infatti che le strategie e i programmi di promozione della salute dovrebbero essere adattati ai bisogni locali e che vi sia piena collaborazione tra il servizio sanitario locale e le associazioni di volontariato affinché si possa dare alla popolazione un servizio migliore.


Guido Atzori - Socio SIPS delegazione Sardegna
Dott.ssa Laura Mocci – Ortottista Assistente in Oftalmologia

Genitori - Figli, quale relazione?

I ragazzi dell'associazione Ditestamia trattano della relazione tra genitori e figli con il linguaggio dei giovani, naturalmente in un video.
Clicca sull'immagine per guardare il filmato

 
Presentato da Sergio Ardis Segretario Nazionale SIPS
 

Documentazione e promozione della salute

Salute e indifferenza.

Come potrebbe la salute separarsi dalla vita senza farsi maschera insignificante, contenitore vuoto ed astratto di regole di comportamento globalizzate e indifferenti all'esistenza?
La salute è ricerca contestualizzata di benessere che permette il “buon vivere” purché la persona sia attiva e promuova per sé e per gli altri quegli apprendimenti e quegli atteggiamenti indispensabili a realizzare la propria unità e identità nelle relazioni con il mondo.
Lo stile di vita è condivisione, è segno di appartenenza a una comunità, è capacità di accogliere aspetti e valori del proprio mondo in maniera tale da non contrastare le esigenze di libertà individuale e sociale. Non è mai, in alcun caso, ostentazione narcisistica.
Non è possibile trascurare la portata dell'impatto della salute sulla vita reale. Per questo motivo la salute non può essere ritenuta soltanto un costrutto filosofico, medico, psicologico, educativo, sociale, indifferente alla vita. L'indifferenza determina il vuoto, l'“ignoranza”, ma genera anche la mancanza di entusiasmo, di quella passione volta alla ricerca di significati, di relazioni umane positive, alla comprensione di norme, di simboli, di linguaggi, di mete, di limiti.
L'indifferenza è un atteggiamento che confonde, che obnubila la persona, distoglie dalla vita, provoca l'appiattimento dell'intelligenza e della volontà.
Jean-Paul Sartre vede l'uomo come contenitore di “una passione inutile” e descrive il tempo presente sostenendo che è un tempo in cui l'uomo fabbrica maschere dietro alle quali nasconde il proprio nulla. Tuttavia l'uomo, per Sartre, sente costantemente la minaccia generata dalla fragilità delle proprie scelte. Avverte che proprio attraverso la sua libertà, l'uomo diviene responsabile degli altri e dei valori che permeano il suo rapporto col mondo, il suo “farsi” realtà nel presente.
La salute, in quanto ricerca di vita, non può perciò mai essere presentata come una maschera che nasconde l'uomo agli altri e genera conflitti e sofferenze prive di significato. Deve relazionarsi con il contesto in cui l'esperienza si concretizza. Gli eventi della vita, le avventure e le disavventure dell'esistenza, fanno emergere un ineliminabile desiderio di essere, una passione che obbliga a cercare il futuro.
L'angoscia è il sentimento che indica non solo la propria responsabilità verso gli altri, ma anche la capacità interiore di promuovere l'azione nel luogo e nel tempo che viviamo, prendendo le distanze dall'inerzia. L'individuo si perde, si autoesclude, soccombe, se vaga e si smarrisce dietro i mille piccoli dettagli che ogni giorno gli piovono addosso.
Nella salute vi è la forza creatrice che spinge verso una destinazione, un dovere, un compito. La salute sollecita a migliorare se stessi e il mondo che ci accoglie. Accresce il senso della nostra esistenza, contribuisce ad attuare, nella nostra finita misura, le possibilità indefinite della vita. La salute umana è impegno concreto, faticoso, instancabile. Non è soltanto l'esperienza che fornisce gioia e sicurezza. Esperire la salute significa imparare a vivere giorno per giorno assumendo la responsabilità del proprio tempo e del proprio spazio assieme agli altri.
 

 
Bibliografia.
Sartre J.P., L'essere e il nulla, Milano, Il Saggiatore, 1965;
Blondel M., La filosofia dell'azione, Firenze, La Nuova Italia, 1973;
Canetti E. La provincia dell'uomo, Milano, Adelphi, 1987;
Premoli S., Pedagogie per un mondo globale. Culture, panorami dell'educazione, prospettive, Torino, Ega, 2008;
Bauman Z., Modernità e globalizzazione. Intervista di Giuliano Battiston, Roma, Edizioni dell'asino, 2009.
Recalcati M., Non è più come prima, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2014. 
 

di Antonio De Angeli Socio fondatore SIPS

Evidenziamoli

Abstract presentati che meritano maggiore attenzione

Ricreazione in via di estinzione.
Gli stili di vita e la peer education estiva in Versilia

Maria Vittoria Sturaro, Giuseppe Petrini
U.O.S. Promozione della salute –Azienda USL 12 di Viareggio
m.sturaro@usl12.toscana.it
Lo stile di vita è una risorsa per esprimere noi stessi e assicurarci un modo di vivere adeguato per giungere bene alla vecchiaia. Purtroppo le statistiche della Toscana segnalano che in Versilia c’è il maggior numero di decessi per problemi cardiovascolari e tumore al polmone. Si registra una sedentarietà superiore alle medie regionali in tutta la popolazione. Giovani e meno giovani, inoltre, sottovalutano i rischi dell’assunzione di alcolici prima di mettersi alla guida.

Popolazione di studio o gruppo target del progetto: 
Da tre anni la Promozione della salute della ASL di Viareggio propone nelle scuole secondarie di secondo grado progetti di sicurezza stradale per evitare gli incidenti alcol – correlati e con il percorso “Benessere a scuola”, sono stai formati 70 peer educators in quattro Istituti.
Con queste premesse, al termine della scuola, abbiamo pensato ad attività di peer education estive, coinvolgendo gli studenti al lavoro svolto da anni dal SERT aziendale “Ricreazione in via di estinzione” nei locali del divertimento.
Metodologia:
I peer sono stati sollecitati alla partecipazione durante il Campus, proponendo una scheda d’adesione. Il progetto è stato ampiamente descritto ai ragazzi e ragazze presenti, che hanno potuto riflettere e fare una scelta ponderata e condivisa con i genitori.
Il primo passo è stato l’incontro dei peer con i giovani delle precedenti edizioni, che chiameremo “Tutor”, una sorta di sorelle/fratelli maggiori capaci di proporre modalità relazionali finalizzate alla trasmissione di conoscenze, informazioni e metodi per tutelare il divertimento e prevenire lo “sballo del fine settimana”. La formazione si è valsa di esperti in campo medico, psicologico ed educativo. L’aspetto che ha caratterizzato tale formazione è stato valorizzare la dimensione del fare insieme più che informare l’altro.
Insieme agli Operatori ASL e delle Coop., sono iniziati poi gli incontri nei locali, con un esito ampiamente soddisfacente, “Operatori della promozione della salute” a tutti gli effetti! I peer hanno lavorato con i Tutor per acquistare competenze ed allacciare un dialogo costruttivo con i frequentatori di pub e discoteche, fornendo loro informazioni e utilizzando un questionario che serviva da pretesto.  La visione da modificare è che l’alcol, vissuto erroneamente nel gruppo come un veicolo di facilitatore del divertimento, è dannoso a se stessi, prima di tutto, e agli altri in caso di incidente stradale ma anche di violenza a terzi.
Risultati:
Ad oggi i peer coinvolti sono stati circa 15, in prevalenza provenienti dal Liceo Classico di Viareggio e dal 2008 ad oggi gli interventi nei luoghi di divertimento della Versilia sono stati 35. Durante il progetto 2012, che si è svolto da Giugno a Settembre, le interviste effettuate sono state circa 150, una media di 40 per ogni intervento
La verifica dell’esperienza dei peer è stata positiva e si incontrano ancora per proporre ai coetanei attività di movimento e sportive, abbandonate purtroppo della maggioranza degli adolescenti.
Conclusioni:
La fine dell’anno scolastico comporta il rischio di una sospensione della attività di promozione della salute nei giovani studenti. Mettendo a frutto la potenzialità della peer education, è stato possibile proporre fuori dalla sede scolastica quanto sperimentato ed in territori come la Versilia, che in estate aumenta la popolazione e la vitalità, è stata l’occasione per presentare ad altri buone pratiche di salute.

Presentato al Meeting "Promozione della salute e diritti umani" - Pisa 19 aprile 2013
 
La promozione della salute e le disuguaglianze
Matera 11 ottobre 2014
Sala congressi Palace Hotel 
Il nuovo quadro di riferimento per la politica per la salute in Europa – Health  2020 – evidenzia la necessità di avere la promozione della salute e la  riduzione delle iniquità al centro dell’azione politica. La Dichiarazione  Politica di Rio sui Determinanti Sociali della Salute del 2011 sottolinea  l’urgente necessità di agire sui determinanti sociali per ridurre le iniquità di  salute. Le attuali emergenze sociali e di salute pongono nuove sfide per chi opera  nella sanità, nell’istruzione e nel sociale.
In Basilicata lo spopolamento,  l’invecchiamento della popolazione, la povertà, i nuovi assetti sociali,  l’immigrazione, impongono un nuovo approccio dei servizi socio-sanitari al  fine di far fronte alle nuove e vecchie emergenze. Le disuguaglianze hanno influenza sulla scelta degli stili di vita, sull’accesso  alle cure, ma giocano un ruolo molto importante anche sull’istruzione:  apprendimento, integrazione scolastica, scelta del tipo di studi, frequentazione  dei corsi di studi, abbandono scolastico. Anche gli interventi di promozione  della salute nel setting scolastico necessariamente devono tener conto delle differenze nei bisogni educativi ed orientare i programmi verso le tematiche e  metodologie d’approccio più adeguate. I giovani rappresentano una risorsa e possono essere motore di cambiamento  importante per promuovere l’equità, diventando essi stessi promotori di salute  privilegiati per veicolari messaggi positivi nelle nuove generazioni, utilizzando  linguaggi e strumenti innovativi.
Il meeting della SIPS Basilicata intende affrontare il tema della promozione  della salute e delle disuguaglianze al fine di disegnare un quadro della  situazione regionale e ricercare approcci nuovi, credibili e robusti di  promozione della salute nel territorio della Basilicata, tenendo conto delle  disuguaglianze sociali e nel rispetto dei diritti umani. 
 

Programma

8,00-8,30 Iscrizione meeting e formalità iniziali ECM

8,30-9,00 Apertura dei lavori
Saluto di benvenuto ed introduzione ai lavori - Presidente Nazionale SIPS
Saluti delle Istituzioni

I sessione
La salute e le disuguaglianze sociali
Moderatore Margherita Fasano

9,00-10,00 Dalla Promozione della salute all’etica della responsabilità
Riccardo Senatore

10,00-11,00 La discriminazione in sanità: un fattore determinante disuguaglianza
Sergio Ardis

11,00-11,15 Coffee break

11,15-12,15 La promozione degli stili di vita e le disuguaglianze sociali
Carmine Sinno

12,15-13,15 Questioni di cuore: la promozione della salute cardiologica nell’arco di vita
Pasquale Lisanti

13,15-14,15 Interventi dei rappresentanti delle Delegazioni Regionali SIPS

14,15-14,30 Lunch

II sessione
Verso una comunità inclusiva: la promozione della salute e dell’equità a scuola

14,30-15,00 Diversi ma uguali
Michele Goffredo

15,00-15,30 I bisogni educativi speciali
Antonietta Moscato

15,30-16,00 Profilo nuovi ambienti di apprendimento
Margherita Fasano

Tavola rotonda 
Moderatore Rachele Calandriello
16,00-17,30 Sanità e scuola insieme per progettare la promozione della salute nel setting scolastico tenendo conto delle disuguaglianze. (Medici, infermieri ed assistenti sanitari impegnati nella promozione della salute)-Esperienze didattiche e diversità: i docenti raccontano (Docenti delle scuole di ogni ordine e grado)

Gruppo di Lavoro
I giovani della SIPS

15,00-18,30 Lavoro di gruppo e relazione in plenaria.

18,30-19,00 Conclusioni programmatiche e chiusura lavori

Partecipazione

Il meeting è gratuito e riservato ai soci SIPS in regola con il versamento della quota 
sociale 2014. 
Le iscrizioni saranno possibili fino al raggiungimento dei posti disponibili e comunque 
entro il 10 settembre 2014.
L’iscrizione al meeting sono accettate solo mediante preregistrazione utilizzando il form online

ECM
Sono previsti gli ECM per le professioni sanitarie. Crediti assegnati n. 9PatrociniIn via di acquisizione
Comunicazioni
meetingmatera@sipsalute.it
Corso di formazione a distanza gratuito per i soci

IL PROFESSIONISTA SANITARIO E LA COMUNICAZIONE 

Il titolo vuole mettere il corso al passo con i tempi: medici e infermieri, i classici professionisti della salute, hanno visto negli anni crescere il numero di professionisti sanitari che riescono a rispondere alle esigenze di una medicina sempre più specialistica. Se ormai appare abbastanza condiviso il bisogno per medici e infermieri di una formazione continuativa su relazione e comunicazione, come possiamo pensare che gli altri professionisti sanitari possano non avere lo stesso bisogno?

Se dal lungo elenco dei professionisti della salute estraiamo più o meno a caso una professione, ci rendiamo conto che qualsiasi essa sia ha bisogno di forti abilità comunicative. Un dietista, per esempio, vedrà il suo successo professionale dipendere non solo dalle sue conoscenze dietologiche che ha appreso nel corso degli studi universitari e che condivide con i suoi colleghi, ma soprattutto dalle sue abilità comunicative e relazionali. Non sarà l’ottima prescrizione di una dieta ben bilanciata a far recuperare al paziente l’equilibrio metabolico perduto, ma piuttosto la relazione in cui il trattamento terapeutico avviene.

Lo stesso discorso non vale forse anche per la fisioterapista che sta iniziando la riabilitazione di una persona che ha subito un infarto miocardico? Non sarà forse indispensabile la conoscenza di ciò che determina una così profonda condizione di crisi del paziente a livello emotivo? Certamente non sarà sufficiente avere tutte le più avanzate conoscenze sulle possibilità di recupero funzionale del cuore dopo l’episodio ischemico, per ottenere l’aderenza del paziente ad un trattamento riabilitativo. Sapere come instaurare una relazione di aiuto con il paziente sarà ciò che potrà fare la differenza fra un professionista e l’altro che, ottenendo risultati diversi in termini di aderenza del paziente.

Il nostro obiettivo, con questo corso, è diventato quello di dare ad ogni professionista della salute le basi sulle tecniche comunicativo-relazionali per sapere e poter curare meglio i propri pazienti. Come “La comunicazione sanitario – paziente”, anche questo corso è articolato in 12 unità formative costituite da diapositive e testo, arricchito di contenuti multimediali.

Tuttavia la vera novità del corso è il tutoraggio. Tramite il gruppo di discussione collegato al corso, potranno essere poste domande agli autori, riportare in discussione esperienze personali e contattare in privato gli autori per esigenze particolari.

Il corso rilascia 9 ECM
Per richiedere il codice personale gratuito riservato ai soci in regola con il pagamento della quota sociale 2014 clicca qui.

Il corso deve essere ultimato entro settembre 2014.

Chi non è socio SIPS può acquistare il corso sul sito http://www.edukarea.it/ al costo di €54,00
 

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I nostri sostenitori
 
Sergio Ardis (a cura di)

La promozione del benessere
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I diritti di autore sono interamente destinati alla SIPS
Sergio Ardis - Moreno Marcucci

La comunicazione sanitario-paziente

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Questa newsletter è stata realizzata con il contributo della
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