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Numero 50 ottobre 2016

 
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Attenzione, contiene il programma del meeting nazionale
In questo numero I corsi di formazione SIPS
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Rileggiamo la Carta di Ottawa

Celebriamo i trenta anni della Carta di Ottawa
La Carta di Ottawa, adottata nella prima Conferenza internazionale per la promozione della salute (17-21 novembre 1986), compie trent’anni. È il documento che definisce la promozione della salute, ne segna i confini e gli obiettivi e gli strumenti.
Per festeggiare questo anniversario abbiamo pensato che il modo migliore è rileggere la Carta. Per questo ogni mese vi proporremo la rilettura di un brano con un commento di una socia o di un socio.
Iniziamo! [ndr]


«Una buona salute è una risorsa significativa per lo sviluppo sociale economico e personale ed è una dimensione importante della qualità della vita.
Fattori politici, economici, sociali, culturali, ambientali comportamentali e biologici possono favorire la salute, ma possono anche danneggiarla.
L’azione della promozione della salute punta a rendere favorevoli queste condizioni tramite il sostegno alla causa della salute.
» (Carta di Ottawa)
Essere in buona salute permette di progettare la propria esistenza in modo positivo e costruttivo, di essere felici, di godere della bellezza dei luoghi, della natura, dell’arte, della compagnia, dell’amicizia e dell’amore. 
La buona salute riveste grande importanza per la singola persona, per la famiglia e per la comunità, influenza la qualità della vita ed è elemento essenziale per lo sviluppo economico e sociale. La persona che gode di buona salute costituisce una risorsa per il mondo del lavoro, perché produce ricchezza materiale, ed è una risorsa per la comunità perché, adoperandosi per il bene comune, crea benessere nella comunità nella quale vive.
L’OMS ha riconosciuto il diritto alla salute e l’importanza del raggiungimento del livello di salute più elevato possibile, indipendentemente dall’etnia, dal sesso, dall’età, dallo stato sociale o dalle disponibilità economiche, ed ha ribadito l’importanza di promuovere l’equità, la sostenibilità, la qualità, la trasparenza, la responsabilità, l’equità di genere, la parità dei sessi, la dignità e il diritto a prendere parte ai processi decisionali. «Il godimento del migliore stato di salute raggiungibile è uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano» (Health 2020).
Dalla condivisione della Carta di Ottawa nel 1986 fino al documento Health 2020 (2013), questa idea ha guidato le riflessioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e la stesura dei Piani Nazionali e Regionali della Prevenzione. 
Occorre investire risorse economiche per perseguire il benessere e la salute,  per potenziare i fattori che possono favorire la salute e ridurre o annullare i fattori che possono danneggiarla.
Le scelte politiche nazionali, regionali e locali possono profondamente influenzare la salute, migliorandola o danneggiandola. L’impiego delle risorse, l’attenta valutazione dei profili di salute delle popolazioni e azioni adeguate, l’attenzione alle disuguaglianze e al creare opportunità per tutti, sono fattori fondamentali per creare salute. È fondamentale il superamento delle disuguaglianze. Eque opportunità di accesso all’istruzione, il diritto ad un lavoro, ad un’abitazione e ad un reddito dignitoso, sono tutte condizioni che favoriscono la salute. Purtroppo dobbiamo constatare che le disuguaglianze sono molto lontane dall’essere superate e questo danneggia profondamente la salute.
I fattori economici, culturali e sociali influenzano l’accesso alle cure, alla prevenzione e ai programmi di promozione della salute e spesso accade che sono proprio le fasce di popolazione più bisognose di interventi ad esserne escluse, perché risultano irraggiungibili, o incontrano ostacoli all’accessibilità. La povertà danneggia in grande misura la salute. La mancanza di coesione sociale e le incertezze finanziarie rendono ancora più difficile un miglioramento in termini di salute e mettono in pericolo la sostenibilità dei sistemi sanitari e del welfare. Sono necessarie risposte creative e innovative basate su un impegno concreto. Le condizioni che permettono alle società di prosperare e di svilupparsi sono le stesse che permettono anche alle persone di godere di una buona salute. Negli ultimi decenni, nella Regione Europea dell’OMS, la salute è migliorata moltissimo, ma non in modo equo e questo risulta inaccettabile. Molti gruppi e molte aree sono rimasti indietro e, poiché le economie vacillano, stanno aumentando le diseguaglianze di salute tra i vari Paesi e al loro stesso interno. Le minoranze etniche ne subiscono le conseguenze maggiori. 
Il modo migliore per garantire la salute e il benessere della popolazione è che tutti i livelli di governo lavorino insieme per affrontare i determinanti sociali e individuali della salute. Per ottenere risultati efficaci è necessario coordinare le diverse attività e condividere obiettivi comuni. Tutti questi interventi devono trovare un’attuazione attraverso il consolidamento e l’ampliamento delle reti presenti nelle diverse realtà territoriali. Infatti i programmi di promozione della salute producono migliori risultati se sono integrati nella vita quotidiana delle comunità, basati sulle tradizioni locali e condotti da membri della comunità stessa. 
La buona salute è influenzata da fattori culturali. Sempre più nelle nostre società multietniche siamo posti di fronte a sfide di salute. Il fenomeno delle migrazioni ci mette di fronte a nuove sfide, ci sono nuove situazioni da fronteggiare per evitare problemi di salute pubblica, ma anche per accogliere, includere e dare una vita dignitosa a chi fugge da scenari di guerra e da disastri umanitari. Il fenomeno dell’immigrazione, con l’arrivo nelle nostre comunità di soggetti provenienti dalle regioni più povere del mondo, impone la necessità di conoscere culture e tradizioni, per mediare azioni di prevenzione e cura nel rispetto della diversità, dell’inclusione e dell’integrazione. L’approccio alla salute delle popolazione immigrate deve avvenire nella tutela della loro salute e della salute delle popolazioni che accolgono. Le strutture socio-sanitarie  devono essere adeguate a facilitare l’approccio di questi soggetti ai servizi sanitari, favorirne l’accesso ai programmi di prevenzione e di screening, a garantire la salute degli uomini, delle donne e dei bambini.
I fattori ambientali influenzano molto la salute. Gli ambienti favorevoli alla salute sono sia gli ambienti fisici che sociali, sono i luoghi dove le persone vivono, la comunità locale, la casa, il luogo dove si lavora e ci si diverte, ma anche la struttura organizzativa che determina le modalità di accesso alle risorse per la vita quotidiana e alle opportunità di accrescere le possibilità personali. L’ambiente di vita deve essere pensato a misura d’uomo, deve essere  progettato per costruire comunità resilienti. Bisogna facilitare i percorsi delle comunità al fine di creare le comunità resilienti, agendo attraverso una concreta ed efficace azione della comunità nel definire le priorità, assumere le decisioni, pianificare e realizzare le strategie che consentano di raggiungere un migliore livello di salute in senso soggettivo e collettivo. Una città costruita a misura d’uomo consente una vita migliore e più salutare: permette di godere del vicinato, dall’accudimento reciproco, che contrasta la solitudine e l’abbandono delle persone anziane e sole, permetta la più facile realizzazione di iniziative di gruppo per praticare l’attività fisica, per riscoprire il territorio, nel recupero dei luoghi e tradizioni e per apprezzare le bellezze dell’arte e della cultura. 
Il miglioramento dell’ambiente di vita, per creare condizioni favorenti la salute, dipende dall’intervento di molteplici soggetti istituzionali e professionali diversamente competenti, quali gli amministratori, il personale degli Enti Locali, gli urbanisti, i gestori della mobilità e del sistema viario. 
Particolare attenzione merita l’approfondimento delle conoscenze sui possibili impatti delle matrici ambientali sulla salute: aria, acqua, alimenti, sostanze chimiche, ecc. 
L’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, le estrazioni petrolifere, i rifiuti radioattivi, gli insediamenti industriali con emissioni in atmosfera e nel sottosuolo di inquinanti, gli inceneritori, le discariche, sono elementi di rischio. I cittadini sono spesso costretti a scendere in campo per difendere il diritto della tutela della salute pubblica, il diritto di rimanere e di non essere espropriati dei propri luoghi e della propria terra.
La salute è influenzata da fattori comportamentali e biologici. L’acquisizione di stili di vita salutari, come l’attività fisica, l’alimentazione sana ed equilibrata, il contrasto all’alcool e sostanze, contribuisce a prevenire le malattie croniche e a favorire un invecchiamento attivo.
Tutte le età sono buone per cambiare stile di vita e recuperare salute e benessere. Pertanto occorre strutturare interventi su misura mirati alle diverse fasce di popolazione. Per raggiungere risultati positivi occorre mettere a sistema azioni integrate e intersettoriali, in grado di raggiungere gran parte della popolazione, non trascurando le fasce più a rischio.
L’azione della promozione della salute mira a rendere favorevoli le condizioni che mettano in grado l’individuo e la comunità di essere attori del proprio benessere, della propria salute e del proprio futuro. È riconosciuta l’importanza del coinvolgimento attivo delle persone per rafforzare le comunità e migliorare la vita individuale e sociale. Un ruolo importante nella comunità viene rivestito dalle donne, in quanto sono le principali promotrici di salute, per questo è indispensabile garantire e facilitare l’accesso delle donne alle informazioni, alle reti sociali e ai finanziamenti finalizzati ad agevolare la loro azione. 
La Società Italiana per la Promozione della Salute, con la sua attività, può diffondere e rafforzare la cultura della promozione della salute in campo istituzionale, sociale, politico, scientifico e professionale, promuovendo la cultura della interdisciplinarità, della intersettorialità e della partecipazione, favorendo i fattori che possono migliorare la salute individuale e delle popolazioni.

Filomena Lo Sasso Vicepresidente nazionale SIPS
 
Le rubriche

Documentazione e promozione della salute
Disimpegno e salute

In un rapporto di cura il disimpegno e l'abbandono possono portare a minimizzare il danno e a de-umanizzare la relazione interpersonale, compromettendo l'equilibrio interiore ed esteriore che è alla base della salute umana della persona assistita.
Aspetti di disimpegno, di de-personalizzazione dei rapporti, si possono registrare nei processi di educazione, di aiuto, di sostegno, ecc. e possono condurre chi aiuta (insegnante, educatore, medico, infermiere, O.S.S., volontario, badante, ... persino il genitore) ad ignorare l'altro o a guardare con indifferenza al suo bisogno.
L'emozione, la partecipazione affettiva, il dialogo franco e trasparente, l'empatia, sono componenti indispensabili del processo di cura quando sono in grado di accrescere la libertà umana sia in chi aiuta che nella persona che viene aiutata.
Possono essere proprio questi i fattori che contribuiscuono a rendere più “personale” e “sociale” il rapporto, più appropriati i mezzi e gli strumenti che incidono sulle  modalità di lavoro e sulle condizioni oranizzative dei luoghi e dei tempi in cui si realizza il processo di cura.
Da tenere sempre presente che la persona è libera e sta bene, infatti, quando ha la possibilità di superare gli automatismi di quelle decisioni, che qualcuno potrebbe avere interesse a promuovere per spingere verso soluzioni che non rispettano il principio di autodeterminazione.


Bibliografia.
Di Nuovo S., Prigionieri delle neuroscienze?, Giunti editore, Firenze, 2014; 
Illich I., Nello specchio del passato. Le radici storiche delle moderne ovvietà: pace, economia, sviluppo, linguaggio, salute, educazione, Red, Como, 1992;
Morin E., La vita della vita, Feltrinelli, Milano, 1987.

di Antonio De Angeli. Socio fondatore SIPS

 
Parliamo di resilienza

Resilienza, benessere e BMI

Un interessante studio condotto da ricercatori napoletani nell’ambito dell’Università Federico II (Rapacciuolo, 2016) ha indagato le correlazioni tra resilienza, benessere soggettivo, indice di massa corporea (BMI) e partecipazione ad attività sociali e culturali in una popolazione di persone con più di 60 anni. Si tratta di un vasto campione di popolazione (più di 500 persone). Quando si parla di anziani, anche il se il target dello studio non può attualmente definirsi tale, le relazioni sociali possono essere un fattore critico per il benessere e per la salute fisica. Gli autori hanno ipotizzato un ruolo salutogenetico delle relazioni sociali anche sull’alimentazione di questo target.
Ardis nel 2015 ha ipotizzato una distribuzione sulla piramide di Maslow, in parallelo alla gerarchia dei bisogni, una distribuzione la gerarchia dei vari aspetti dell’alimentazione facendo corrispondere ai bisogni primari la nutrizione e al vertice le scelte etiche alimentari passando attraverso la sicurezza alimentare, la dimensione conviviale e socializzante e infine, allo status sociale alimentare.
Nello studio di Rapacciuolo e collaboratori si ipotizza un ruolo protettivo della socializzazione verso la malnutrizione nel target di popolazione esplorato. Tale ruolo protettivo è stato dimostrato nella componente femminile della popolazione indagata, mentre nei maschi non sono rilevate differenze significative. Infatti le donne che partecipavano ad attività socializzanti o culturali avevano un BMI più basso rispetto alle donne che non partecipavano. Inoltre sia negli uomini che nelle donne che partecipavano alle attività socializzanti o culturali sono stati rilevati livelli di benessere soggettivo maggiori e livelli di resilienza più alti rispetto a chi non partecipava a tali attività.
Gli autori concludono lo studio affermando che un “welfare culturale” potrebbe rappresentare una strategie di prevenzione delle malattie e di promozione della salute economicamente sostenibile se non un vero e proprio risparmio.
Lo studio è sicuramente un ottimo contributo alle teorie di promozione della salute, tuttavia come gli stessi autori osservano, sono necessari ulteriori indagini per meglio comprendere, innanzitutto in ambito di promozione, l’associazione tre benessere, resilienza e socializzazione, e secondariamente in termini di prevenzione gli esiti (BMI e altri fattori di rischio). Infatti l’associazione tra socializzazione, benessere e resilienza potrebbe essere il risultato di un effetto salutogenetico della socializzazione o viceversa la socializzazione potrebbe essere favorita da una maggior resilienza e quindi essere la conseguenza di un tratto di personalità [n.d.r.].
Un altro aspetto molto interessante dello studio è la visione in termini di prevenzione e promozione della salute di genere e si rinvia ad una lettura completa dello studio per le interessanti ipotesi sul mutamento della percezione dell’immagine corporea nelle donne e sulle possibili conseguenze che spiegherebbero la differenza di genere evidenziata nello studio.

Ardis S. Alimentazione umana: un atto etico spesso trascurato. In Marcucci. M, Ardis S. Sulla carne umana. Dal simbolismo del corpo alla medicalizzazione della società. Ed. Aonia. Releigh, 2015. ISBN 978-1-326-04735-1

Rapacciuolo, A, Perrone Filardi, P, Cuomo, R, Mauriello, V, Quarto, M, Kisslinger, A, Savarese, G, Illario, M, & Tramontano, D 2016, 'The Impact of Social and Cultural Engagement and Dieting on Well-Being and Resilience in a Group of Residents in the Metropolitan Area of Naples', Journal Of Aging Research, 2016, p. 4768420, 


di Sergio Ardis. Segretario Nazionale SIPS

 


Evidenziamoli

Abstract presentati che meritano maggiore attenzione

 L’uso del web 2.0 nelle attività peer coachig per la prevenzione del burn-out degli studenti del corso di laurea infermieristica

Tommaso Carraro1, Chiara Bicchi1, Angela Specchi1, Giacomo Marchetti1, Giulia Malloggi1, Giulia Barbuti1, FedericaFeltri1, Sara Baielli1, RitaMenesini1, Sara Nutini1, Chiara Mantellassi1, Alessandro Del Punta1, Sergio Ardis2 

Gruppo giovani SIPS delegazione Toscana, 2ASL 2 Lucca 

tommy180404@hotmail.it

Gli studenti del Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche del Polo Didattico di Lucca, articolazione territoriale dell’Università di Pisa, negli ultimi anni hanno organizzato un-attività di peer coaching (Oltre le nuvole) per la prevenzione del burn-out.
Gli studenti di scienze infermieristiche, come tutti gli altri studenti universitari nel triennio devono affrontare lo stress dovuto alla frequenza del corso, ai carichi di studio e alle prove di esame, ma a differenza degli altri curricula formativi hanno l’obbligo di frequentare il tirocinio pratico in ospedale e altre strutture sanitarie per un impegno orario che, a seconda dell’anno, arriva a superare la metà dell’impegno orario di formazione. Come il personale infermieristico, durante il tirocinio sono esposti ad emozioni e sentimenti molto profondi e dolorosi (la morte e la sofferenza psichica e fisica dei pazienti e dei loro familiari) e ad esperienze sensoriali intense (feci, vomito, sangue, ferite e piaghe).
A differenza degli infermieri, gli allievi sono spesso poco più che adolescenti, non hanno avuto la possibilità di sviluppare strategie di coping e sono emotivamente più esposti. Anche il confronto con il corpo del paziente, soprattutto con le parti intime, è una fonte di imbarazzo per lo studente che non ha ancora la consapevolezza matura della propria sessualità. Perfino il sopperire, nei gesti quotidiani, all’autonomia del paziente può essere, per il giovane, un motivo di imbarazzo ed indecisione. Tutto ciò è esperienza stressante che può ridurre la capacità di apprendimento (il lavoro dello studente), il senso di efficacia, il senso di appropriatezza del proprio agire (lavoro), aumentando il rischio di burn-out.
I giovani studenti, proprio perché ancora quasi adolescenti, non chiedono e non gradiscono l’aiuto delle persone adulte in quanto hanno da poco, e a volte non ancora, superato il periodo di conflittualità che li ha visti contrapposti agli adulti nel processo di acquisizione di autonomia. Parlare delle difficoltà incontrate durante il tirocinio significa mostrare la propria vulnerabilità e implica un senso di dipendenza dall’adulto che comporta una regressione nel loro cammino per l’acquisizione di autonomia. La relazione tra pari, ancorché finalizzata all’aiuto, permette invece un confronto che non implica questa regressione rispetto all’adulto, ma è perfettamente compatibile con il livello di autonomia acquisito.
Il gruppo di peer coaching “Oltre le nuvole”, sotto la supervisione di un docente (il Prof. Sergio Ardis), è costituito da studenti del terzo anno e da neolaureati che offrono supporto agli studenti del primo e del secondo anno mediante incontri di gruppo (due riunioni in aula) e mediante un’attività di sportello di ascolto. A queste attività, il 13 aprile 2014, se n’è aggiunta un’altra di supporto a distanza.
Negli ultimi anni i social network sono diventati uno strumento di comunicazione e relazione a distanza molto importante per i giovani. Le telefonate interminabili delle precedenti generazioni sono state sostituite dalle chat e dai diari dei social network. In Italia Facebook, WhatsApp, Twitter e Instagram per le immagini, sono gli ambienti social che vanno per la maggiore. I primi due in particolare sono molto sfruttati dai giovani. Per questo i Peer coach di “Oltre le nuvole” hanno deciso di offrire il loro supporto agli studenti del primo e del secondo anno anche mediante un gruppo creato su Facebook.
Metodo
È stato deciso di creare un gruppo chiuso, a cui sono stati aggiunti come partecipanti i soli studenti che frequentano il corso di laurea a Lucca. La scelta di tenere il gruppo chiuso ha anche lo scopo di creare un ambiente virtuale “riservato” ai soli ragazzi, dove poter discutere con maggiore libertà dei vari aspetti critici del tirocinio e del corso di laurea.
Il primo post contiene l’obiettivo del gruppo: «Questo gruppo è stato creato per poter comunicare meglio con noi, i ragazzi di “Oltre le nuvole”, studenti del 3° anno di infermieristica (Polo di Lucca) che si propongono di ascoltare e parlare insieme del tirocinio».
Popolazione
Ad un anno dalla creazione sono iscritti al gruppo 109 membri, di cui 95 studenti dei tre anni di corso; 13 peer coach (i ragazzi del gruppo “Oltre le nuvole”) e 1 docente (supervisore del gruppo iscritto con il profilo SIPS).
Risultati
Sono stati inseriti 91 post. Di questi 40 post sono stati utilizzati per scambio di materiale didattico e non hanno generato discussione tra i giovani e in totale sono stati visualizzati 2.280 volte. Altri 15 post erano domande di tipo tecnico sul tirocinio e sul corso; questi hanno generato 976 visualizzazioni, 716 commenti, ottenendo 80 “mi piace”. Infine, 36 post sono stati inseriti dai peer coach per stimolare la discussione sul tirocinio. Questi hanno generato 3.038 visualizzazioni, 186 commenti, ottenendo 412 “mi piace”.
Accanto ai post pubblici c’è stata un’attività di chatting in privato fra i peer coach e gli altri studenti: 15 chat avevano per oggetto richieste tecniche e 2 discussioni su argomenti di tipo emotivo.


Discussione
Possiamo anche criticare Facebook come strumento di relazione e comunicazione, ma non possiamo ignorarlo.
Dalla letteratura scientifica si evidenzia come il peer coaching sia uno strumento efficace per aumentare la resilienza degli studenti infermieri. L’idea avuta dai peer coach del gruppo “Oltre le nuvole” di estendere l’attività tramite i social network si è dimostrata utile e i numeri presentati lo dimostrano. Non conosciamo altre esperienze analoghe in Italia. Sarebbe interessante coinvolgere nell’esperienza del gruppo “Oltre le nuvole” altri studenti di altri corsi di laurea di altri atenei e anche altri corsi di laurea di altre professioni sanitarie, a cominciare dagli stessi studenti di medicina.
Nota bibliografica
Per ulteriori informazioni sul progetto “Oltre le nuvole” si veda:
Bicchi C, Malloggi G, Specchi A, Del Carlo I, Marchetti G, Marcucci M, Ardis S. Oltre le nuvole. In “Educare alla responsabilità. Scuola e sanità insieme per promuovere la salute e il benessere delle future generazioni” Ardis S. (a cura di). Ed. Aonia, Raleigh 2014.

Atti del meeting nazionale SIPS 2015 - Vaglio di Basilicata PZ
Programma provvisorio
Meeting nazionale SIPS 2016

Trent’anni di Carta di Ottawa

Un maggior controllo sulla propria salute e sui propri ambienti per fare scelte favorevoli alla salute

Genova
17-18 novembre 2016
 
La prima conferenza internazionale per la promozione della salute si tenne a Ottawa dal 17 al 21 novembre 1986. Il risultato tangibile fu la Carta di Ottawa che segnò la nascita ufficiale della promozione dalla salute. La Carta infatti aggiunse alla sanità pubblica un ulteriore tassello che andando oltre la prevenzione, oltre gli stili di vita, permetteva di puntare al benessere. Il benessere diventava l’oggetto della promozione della salute e gli individui e gruppi dovevano essere messi in grado di esercitare un controllo sulla propria salute e sui propri ambienti per fare scelte favorevoli alla salute.
«Per aumentare il proprio benessere gli individui o i gruppi devono essere messi in grado di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, soddisfare i propri bisogni e modificare gli ambienti di vita.»
Trent’anni fa è nata la promozione della salute come promozione del benessere.
A Genova ci ritroveremo ancora una volta per confrontarci sulla promozione salute, su quanto è stato fatto e su quanto ancora dobbiamo fare.

Programma

Meeting Nazionale SIPS


17 novembre 2016
9.00 Entomia e benessere

Mario Betti, Manola Marsalla, Anna Massaccesi, Mariangela Biagioni, Sandro Gonnella 
(per partecipare al workshop è necessaria specifica iscrizione)
(Il workshop non è accreditato ECM)

Iscrizione al workshop

14.00 Saluti Autorità
Riccardo Senatore 
Presidente Nazionale SIPS 
Nicola Nante 
Presidente del Comitato Scientifico Nazionale SIPS
Sonia Viale
Vicepresidente della Regione Liguria, Assessore alla Sanità, Politiche sociali e Sicurezza
G. Walter Locatelli
Commissario straordinario dell’Agenzia Regionale Sanitaria
Giancarlo Icardi
Professore e direttore del Dipartimento di Scienze della Salute - UNIGE 
Elio Garbarino
Presidente Regionale SIPS


14.30 I Sessione: Da Ottawa ad oggi
Moderatore: Elio Garbarino

La promozione della salute in Italia a trent’anni da Ottawa
Angela Spinelli e Barbara De Mei
Da Ottawa alla SIPS
Riccardo Senatore
15.30 Discussione

16.00 II Sessione: Benessere e sostenibilità
Moderatore: Filippo La Mantia

Benessere sessuale e affettivo
Ciro Basile Fasolo
Obiettivi di sostenibilità e promozione della salute
Flavio Lirussi
Andare oltre gli stili di vita e puntare al benessere
Daniela Galeone 
Oltre l’AFA, il Progetto Reversibility
Lucia Livatino
La prevenzione delle malattie cronico-degenerative nel contesto lavorativo: WHP in ASL3 Genovese
Gianna Elisa Ferrando
18.30 Discussione
19.00 Fine lavori


21.30 Spettacolo “I passi magici"
a cura della Compagnia teatrale "Papalagi" - Associazione AEDO e USL Nordovest Toscana


Venerdì, 18 novembre 2016

09.00 III Sessione: Esperienze e ricerche
Moderatrice Silvana Tilocca
La progettazione partecipata
Autore referente: Giorgio Chiaranda
Costruire salute con le comunità. Un’indagine esplorativa sulle rappresentazioni della partecipazione in dirigenti e operatori coinvolti nei progetti di comunità
Autore referente: Luana Valletta
L'impatto di una strategia multifattoriale nell'empowerment del paziente diabeticio di tipo 2 : un progetto, una ricerca
Autore referente: Matteo Francolini
Alcol, un viaggio tra stereotipi e verità': indagine sulle conoscenze degli adolescenti su alcol e malattie alcol correlate.
Autore referente: Guendalina D'Amico e Federica Galluzzo
Intervento di miglioramento organizzativo basato sull’empowerment del personale
Autore referente: Gabriele Giacomelli
Il benessere negli studenti infermieri: indagine nell’Università di Pisa.
Autore referente: Dragos Costantin Gavriliu
La partecipazione comunitaria nei progetti di cooperazione sanitaria internazionale dell'ASL Toscana Nordovest
Autore referente: Andrea Grillo
Favorire l’accesso alle cure: La sperimentazione dello Psicologo di Base.
Autore referente: Paolo Santoro
La promozione della salute in un contesto di Riabilitazione su base comunitaria. Spunti dall‘esperienza sul campo ad Haiti per proposte nel nostro territorio.
Autore referente: Carlo Amoretti
Costruire la resilienza nel contesto di salute
Autore referente: Stefania Aristei
Il progetto neo-professionisti nella promozione della salute in Lombardia: un’esperienza di scambio e confronto
Autore referente: Veronica Velasco
I gruppi di auto-aiuto nell’alcoldipendenza: un farmaco gratuito che agisce sulla clinica e permette prevenzione secondaria
Autore referente: Patrizia Balbinot


11.00 Discussione

11.15 IV Sessione: la cronicità e il benessere
Moderatore: Filomena Lo Sasso

Perché la popolazione accetta rischi prevedibili? L'esempio delle bevande alcoliche 
Gianni Testino
Amare il proprio cuore: aderenza alla terapia e agli stili di vita
Piero Clavario 
La malattia cronica polmonare: dalla diagnosi all’end-stage
Antonella Serafini 
12.45 Discussione
13.00 Pausa pranzo


14.00 V Sessione Esperienze e ricerche
Moderatore Lucio Maciocia
Esperienza di counseling junior
Autore referente: Patrizia Rindi
Progetto D.E.A. - donne emotive attive, artefici della propria salute
Autore referente: Incoronata Labella
Imparare a difendersi dal terrorismo. Strategie di auto-protezione e di controllo del panico attraverso lo sviluppo della resilienza, delle capacità di coping e di empowerment del cittadino in caso di attacco terroristico
Autore referente: Massimo Esposito
Laboratorio Spazio Autonomia Insieme
Autore referente: Lucia Di Mieri
Promuovere salute negli adolescenti offrendo occasioni di sperimentare la propria umanità.
Autore referente: Rachele Teresa Donini
Da solo, fatico a spiccare il volo! Viaggio attraverso la solitudine nostra e altrui, conoscerla per superarla e non temerla.
Autore referente: Rita Medici
Promuovere la salute… della prevenzione e della promozione della salute: teorie, ragionamenti, azioni … in rete … in aula e sul campo …
Autore referente: Corrado Celata
Flussi migratori programmati: modello organizzativo della ASL di Cagliari nell’accoglienza dei migranti agli sbarchi
Autore referente: Silvana Tilocca
Una giornata tra peer educator
Autore referente: Laura Coatto
La Casa dei bambini e delle bambine nel Parco di S. Rossore invita alla Musica
Autore referente: Maria Rosa Ceragioli
“Pause in movimento a scuola” e prevenzione della lombalgia nel bambino
Autore referente: Cinzia Vivori
Voglio continuare stare bene! – Come preservare vitalità e salute nella terza età
Autore referente: Antonio Scalise
Il corpo e il pensiero verbale. Il lavoro di psicomotricità in SPDC
Autore referente: Stefania Lanaro


16.10 Discussione

16.30 Tavola Rotonda: Le reti di promozione della salute in Italia

Moderatori: Sergio Ardis e Rita Gagno

Rete città sane (Simona Arletti)
Rete HPH (Giulio Fornero)
Rete delle scuole che promuovono salute (Bruna Baggio)
Rete WHP (Liliana Coppola)

17.30 Premi SIPS
Medaglia d’oro del Società Italiana per la Promozione della Salute 2016
Premio per il miglior abstract di progetti di promozione della salute (poster)
Premio per il miglior abstract di ricerca sulla promozione della salute (poster)


18.00    Questionario di valutazione dell’apprendimento e fine lavori


Iscrizioni
Il meeting è gratuito e riservato ai soci SIPS in regola con il versamento della quota sociale 2016. Le iscrizioni saranno accettate sino ad esaurimento dei posti disponibili. Per le iscrizioni è necessario usare il seguente form.
https://form.jotform.com/drardis/genova2016

Sede
Istituto Tecnico dei trasporti e logistica
Edificio Calata Darsena - 16126 Genova
Tel. 010 2518821 


ECM
L'evento è rivolto a: tutte le professioni sanitarie ed è riservato a un numero massimo di 150 partecipanti 
Provider FORMED Srl n. 4595.   
Sulla base del regolamento applicativo approvato dalla CNFC Il provider assegna n°14 crediti formativi.


Contatti
segretario@sipsalute.it

Atti del meeting
Gli atti del meeting saranno editi a stampa e disponibili in vendita tramite il circuito Amazon in due volumi.
Il primo volume con il libro degli abstract sarà disponibile dal giorno di inizio del meeting, mentre il secondo volume conterrà le relazioni e sarà pubblicato nei mesi successivi.

Workshop premeeting
(per partecipare al workshop è necessaria specifica iscrizione) 

9.00 Gli Entomia e benessere
Mario Betti, Manola Marsalla, Anna Massaccesi, Mariangela Biagioni, Sandro Gonnella

L’entomia è una disciplina olistica che mira alla salute psicofisica, al benessere e all’evoluzione personale, attivando processi di trasformazione somatica, psichica e spirituale. Deriva da antiche tecniche di cura e di trasformazione interiore, rivisitate alla luce delle più moderne terapie psicocorporee e transpersonali. Può essere considerata una sorta di “mindfulness in movimento”, utile per recuperare la nostra integrità personale ed ampliare la nostra coscienza. Prevede una serie di sequenze motorie, dette “forme entomiche”, ciascuna delle quali è suscettibile di varie applicazioni e sviluppi; esse si ispirano a piccoli animali invertebrati (insetti, ragni, crostacei, vermi, molluschi) ossia ad animali appartenenti a tipi (philum) differenti da quello dei cordati, cioè dal nostro. Inducono vissuti cenestesici che favoriscono l’identificazione con questi piccoli esseri ed aiutano ad entrare in contatto con parti di sé rimosse o negate.

12.00 termine workshop

Guarda il video
https://youtu.be/WYC1Uz6wtWg

Iscrizioni al workshop
per iscriversi utilizzare il form specifico (solo per chi è già iscritto al Meeting nazionale)
CORSO PER INSEGNANTI PROMOTORI DELLA SALUTE – LIVELLO 1
Formazione a Distanza gratuita 

Abbiamo realizzato un corso specifico per insegnanti promotori della salute (livello 1). Si tratta del primo corso di formazione a distanza per insegnanti e altro personale non sanitario.
Il corso è gratuito per tutti, oltre che a proporlo per i soci insegnanti (o comunque non sanitari) consigliamo di pubblicizzarlo il più possibile fra gli insegnanti che lavorano a progetti di promozione della salute o che comunque vogliono costruire il loro curriculum di promotore della salute e del benessere.
 
Descrizione
Con la prima Conferenza Internazionale della Promozione della Salute che si è tenuta ad Ottawa nel 1986, la promozione della salute viene definita e distinta dalle altre discipline che riguardano la salute. Purtroppo ancora oggi la definizione di promozione della salute continua ad essere sconosciuta ai più che, ancorché operanti per la salute, confondono la promozione con la prevenzione e talvolta parlano di promozione della salute in modo e contesti completamenti avulsi al suo significato.
Il corso di formazione proposto dalla Società Italiana per la Promozione della Salute mira a colmare questa lacuna. La promozione della salute è nella sua essenza interdisciplinare. Per questo il corso non è solo rivolto ai sanitari, ma è destinato a chiunque si occupi di salute a partire dai tanti insegnanti che ogni giorno lavorano per rendere i loro percorsi educativi traiettorie di benessere.
Si tratta di una formazione di base che parte dai concetti fondamentali della promozione della salute. A questo corso di base seguiranno altri corsi che nasceranno dall’unica società scientifica italiana interdisciplinare che ha come obiettivo lo studio, la ricerca e la diffusione dei temi della promozione della salute.
L’obiettivo finale è quello di costruire un profilo di promotore della salute che qualsiasi sia la sua professione o il suo ambito operativo condivida i concetti di base e strumenti operativi propri della promozione della salute.
 
Iscrizione gratuita.
Per l’iscrizione richiedere il codice gratuito a fad-insegnanti@sipsalute.it
 
Corso per promotori della salute – livello 1 (Sanitari)
Formazione a Distanza gratuita con ECM

Con la prima Conferenza Internazionale della Promozione della Salute che si è tenuta ad Ottawa nel 1986, la promozione della salute viene definita e distinta dalle altre discipline che riguardano la salute. Purtroppo ancora oggi la definizione di promozione della salute continua ad essere sconosciuta ai più che, ancorché operanti per la salute, confondono la promozione con la prevenzione e talvolta parlano di promozione della salute in modo e contesti completamenti avulsi al suo significato.
Il corso di formazione proposto dalla Società Italiana per la Promozione della Salute mira a colmare questa lacuna. La promozione della salute nella sua essenza è interdisciplinare. Per questo il corso non è solo rivolto ai sanitari, ma è destinato a chiunque si occupi di salute a partire dai tanti insegnanti che ogni giorno lavorano per rendere i loro percorsi educativi traiettorie di benessere.
Si tratta di una formazione di base che parte dai concetti fondamentali della promozione della salute. A questo corso di base seguiranno altri corsi che nasceranno dall’unica società scientifica italiana interdisciplinare che ha come obiettivo lo studio, la ricerca e la diffusione dei temi della promozione della salute.
L’obiettivo finale è quello di costruire un profilo del promotore della salute che qualsiasi sia la sua professione o il suo ambito operativo condivida i concetti di base e strumenti operativi propri della promozione della salute

ECM 7,5 per tutte le professioni

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Nuovo corso fad

Sconto per i soci SIPS
Quest’anno con la fine del “triennio ECM” ogni sanitario per chiudere senza debito formativo deve aver accumulato 150 crediti nel triennio salvo le esenzioni di legge. Per facilitare i soci  per il ragiungmento degli obiettivi formativi previsti dalla normativa, oltre alla formazione sino ad ora offerta gratuitamente, abbiamo negoziato un accordo con l’agenzia formativa Datré che ci ha concesso uno sconto su un corso di formazione ECM: “Abilità relazionali e di comunicazione per operatori della sanità. Primo modulo”.
Si tratta di un corso della durata di circa 4 ore di fad che rilascia al termine 5 crediti ECM per tutte le professioni sanitarie.
Per i soci SIPS in regola con il versamento della quot a sociale viene rilasciato un codice di sconto di €8 sul costo complessivo del corso €27. I soci interessati al corso potranno richiedere il codice di sconto all’indirizzo segretario@sipsalute.it e acquistare il corso a soli €19.
Per scaricare la brochure del corso utilizzare il link
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I nostri sostenitori
(gli autori dei libri hanno donato i diritti alla SIPS)
Sergio Ardis, Moreno Marcucci, Maria Caruso

Insegnanti smarriti

Guida alla gestione del lutto




Edizioni Aonia, 2016
Acquistabile solo
sul web in formato cartaceo o elettronico



I diritti di autore sono interamente destinati alla SIPS
a cura di Cristina Faliva e Claudio Pierlorenzi

Promuovere le salute nella realtà virtuale e territoriale





Edizioni Aonia, 2016
Acquistabile solo
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I diritti di autore sono interamente destinati alla SIPS
a cura di Filomena Lo Sasso, Angela Smaldone

La promozione della salute in tutte le politiche e professioni





Edizioni Aonia, 2015
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I diritti di autore sono interamente destinati alla SIPS


Gli altri libri della collana "Salute e medicina"

 
        
 

Questa newsletter è stata realizzata con il contributo della
Fondazione Banca del Monte di Lucca