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In questo numero
I corsi di formazione SIPS
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Rileggiamo la Carta di Ottawa
Celebriamo i trenta anni della Carta di Ottawa
La Carta di Ottawa, adottata nella prima Conferenza internazionale per la promozione della salute (17-21 novembre 1986), compie trent’anni. È il documento che definisce la promozione della salute, ne segna i confini e gli obiettivi e gli strumenti.
Per festeggiare questo anniversario abbiamo pensato che il modo migliore è rileggere la Carta. Per questo ogni mese vi proporremo la rilettura di un brano con un commento di una socia o di un socio.
Iniziamo! [ndr]
«Le nostre società sono complesse e interdipendenti, e non è possibile separare la salute dagli altri obiettivi. Gli inestricabili legami che esistono tra le persone e il loro ambiente costituiscono la base per un approccio socioecologico alla salute. Il principio guida globale per il mondo, e allo stesso modo per le nazioni, le regioni e le comunità, è la necessità di incoraggiare il sostegno e la tutela reciproci: prendersi cura gli uni degli altri, delle nostre comunità e del nostro ambiente naturale. La conservazione delle risorse naturali in ogni parte del mondo dovrebbe essere enfatizzata come una responsabilità globale.»
Questo specifico aspetto della dichiarazione di Ottawa richiama la necessità di coniugare la pace e la solidarietà per il raggiungimento del fine della promozione di salute. In questo periodo la centralità del dibattito è dominata dalla paura, dalla sicurezza, dall’ordine pubblico. Paradossalmente in un mondo bisognoso di pacificazione, il tema della paura crea irrigidimento, sospetto, timore dell’altro. Tutto questo costituisce una minaccia molto seria al benessere individuale delle persone e si arriva al paradosso che richiamare la centralità del diritto al benessere diventa un atto di coraggio: presidiare i luoghi ed i tempi, i contatti e la solidarietà nonostante il rischio che il montare della paura collettiva impone. La storia del mondo ci dice che nei periodi in cui l’odio, la paura, gli integralismi, i richiami alle identità nazionali e religiose, il rischio della guerra aumenta, così come aumenta il rischio del totalitarismo. Ad ogni chiusura corrisponde una risposta sociale di altrettanta chiusura, ad ogni isolamento di un popolo corrispondente il rischio di conflitto esterno per diminuire il rischio di implosione interna. È il tempo della demagogia.
Come promotori di salute siamo chiamati a richiamare il valore della dignità, il valore del diritto al benessere individuale; per richiamare questo diritto dobbiamo appellarci alla “necessità di incoraggiare il sostegno e la tutela reciproci, prendersi cura gli uni degli altri, delle nostre comunità e del nostro ambiente naturale”. Dovremmo proporre un'offensiva, assolutamente pacifica, per riequilibrare il divario sociale del mondo, per fare in modo che le ragioni dell’odio fondamentalista, rabbioso, non alimentino la disperazione degli esclusi, dei reietti, dei violenti. Non alzare i muri, ma penetrare nel tessuto sociale e promuovere salute combattendo le differenze sociali, lo sfruttamento, la distruzione della speranza di un futuro decoroso e dignitoso. Questo discorso non riguarda solo i paesi poveri, riguarda ancor più l’Europa e l’Occidente: i recenti attentati in Francia e in Germania testimoniano che all’interno del ventre grasso dell’occidente si sta ampliando il divario sociale, l’esclusione, la rabbia e l’iniquità sociale. Illudersi che alzare un muro al confine possa difenderci da quello che accade dentro ognuno di noi è alimentare nazionalismi, paura e rabbia e abituarsi a convivere con questi sentimenti. La promozione di salute corre il grande rischio di restare appannaggio di pochi, mentre la Carta di Ottawa ci ricorda continuamente che la salute ed il benessere sono inestricabilmente connessi alla pace, alla solidarietà, all’equità sociale, al rispetto dell’ambiente, alla cultura della solidarietà, dell’attenzione all’altro.
Bisogna qui richiamare con grande interesse coloro i quali stanno operando nel mondo per la pace ed hanno il coraggio di costruire ponti: Papa Francesco si erge come protagonista assoluto quale promotore di pace e quale promotore di salute con l’Enciclica Laudato si’, per la cura della casa comune. Abbiamo bisogno di spostare l’attenzione a questi temi di interesse globale, abbiamo bisogno di vanificare gli effetti collaterali della paura e del governo della paura. Cosa succede quando una “folla” viene allarmata: si scatena il panico e gli effetti disastrosi si moltiplicano; alimentare il panico finisce per invocare il bisogno della sicurezza, dell’isolamento, dell’odio; da qui al ricorso di forme demagogiche contro il nemico di turno, il passo è breve. Una domanda ed una considerazione: ma laddove i muri esistono e laddove il muro è chiaramente frutto di ogni rinuncia al dialogo e all’equità, è possibile parlare di solidarietà, salute, benessere?
Lucio Maciocia - Presidente Regionale SIPS, Delegazione Lazio
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Documentazione e promozione della salute
La salute: stile di vita e tempo
La salute è un bene umano e un diritto civile, ma è anche una forza interiore potente che permette ad ogni persona di scegliere concretamente e praticamente il proprio modo di vivere, uno stile che segna l'esistenza del singolo e modella tutte le componenti sociali della collettività.
Lo stile di vita aperto autenticamente alla salute sa conoscere e leggere i limiti temporali dell'esistenza umana. Ha cura della vita, riconosce l'esperienza della malattia, coglie nella morte personale elementi di riflessione per amare maggiormente la vita insieme agli altri. Individua, infine, la base degli atteggiamenti e dei comportamenti di ogni individuo nella consapevolezza intima che il tempo a propria disposizione è breve nella vita e che la convivenza sociale chiede ad ognuno di utilizzare il tempo al meglio per il bene di tutti.
Uno stile di vita impedisce di guadagnare salute quando induce a considerare la vita come il prolungarsi frammentato dell'esistenza umana in momenti temporali di cui non si intravede il termine. Tale modo di guardare la vita e il mondo può portare a pensare inimmaginabile la malattia e persino la morte, a considerare insignificanti i compiti e le relazioni verso gli altri, ad adottare un atteggiamento trascurato verso l'ambiente e le cose, a fare un uso ripetitivo e insignificante dei beni a disposizione e degli strumenti che favoriscono la conoscenza e la convivenza tra gli uomini.
L’accelerazione a sprecare risorse, a distruggere l'ambiente e a ignorare i limiti della vita trasforma l’uomo in un protagonista assoluto, prigioniero del proprio destino, incapace perciò di riconoscere il bene, assaporare la verità e cogliere nella realtà la bellezza che è in lui e attorno a lui.
Bibliografia
Foucault M., Sorvegliare e punire. Nascita della prigione, Torino, Einaudi, 1976;
Viorst J., Distacchi, Milano Feltrinelli, 1987;
Di Fabio A. Counseling. Dalla teoria all'applicazione, Firenze, Giunti, 1999:
Giusti M., Educare alla responsabilità, Firenze, Giunti, 2009;
AA.VV., Definizione di obiettivi e soluzione di problemi, Roma, Istituto Superiore di Sanità, Centro Stampa De Vittoria, 2009.
di Antonio De Angeli. Socio fondatore SIPS
Parliamo di resilienza
Un nuovo modello teorico
I fattori ambientali di resilienza degli infermieri (parte seconda)
(Continua dal numero precedente)
L’Health Services Workplace Environmental Resilience Model (Crusack, 2016) prevede due concetti organizzativi: supporto e sviluppo. Ai fini del modello il supporto è definito come gli interventi che sul luogo di lavoro “nutrono” e forniscono abilità agli infermieri per resistere alla pressione del luogo di lavoro. Lo sviluppo è inteso, invece, come gli interventi che sul luogo di lavoro costituiscono un empowerment per gli infermieri che aumenta il loro potenziale professionale, pratico e personale.
All’interno di ciascuno dei due concetti organizzativi sono individuabili tre domini: personale, pratico e professionale.
Il dominio personale determina il benessere soggettivo degli infermieri; il dominio pratico comprende le abilità specifiche della disciplina, le capacità e le competenze proprie della professione infermieristica; infine, il dominio professionale ruota intorno all’ideale di servizio che include il life-long learning e il rispetto dei principi etici della professione infermieristica.
Combinando i due concetti organizzativi con i tre domini è possibile individuare sei aree che permettono di esplicitare il modello ambientale di resilienza di Crusack (2016).
In questa seconda parte nella nostra rubrica analizzeremo i tre domini che rientrano nel concetto organizzativo di sviluppo, mentre nella prossima newsletter analizzermo i tre domini del concetto organizzativo di supporto.
La prima area individuabile è quella dello sviluppo professionale che può essere definito in termini di scelte e strutture sul luogo di lavoro che danno agli infermieri l’opportunità di impegnarsi nelle pratiche di riflessione, nello sviluppo di carriera e nel life-long learning (professionalità). Nello sviluppo professionale possiamo comprendere i seguenti fattori ambientali di resilienza:
- tutoraggio che promuova la più ampia visione di pensiero e la pianificazione dello sviluppo di carriera;
- revisione di processo di sviluppo delle prestazioni che promuova le conoscenze già presenti e lo sviluppo di abilità;
- opportunità che incoraggiano la riflessione sulla pratica, sulle sensazioni, sulle credenze e sulle conseguenze che queste hanno per l’individuo e per il gruppo;
- accesso ai permessi per lo studio.
La seconda area è rappresentata dallo sviluppo pratico che può essere definito come l'insieme dei processi che nei luoghi di lavoro permettono di potenziare la pratica clinica infermieristica (competenza). All’interno dello sviluppo pratico possono essere individuati i seguenti fattori di resilienza:
- sviluppo di opportunità di pratica continua sulle conoscenze e competenze cliniche, e di problem-solving;
- sistemi di supervisione clinica che costruiscano competenza e fiducia;
- opportunità di debriefing e di apprendimento sugli errori con un approccio educativo e non colpevolizzante.
La terza area è quella dello sviluppo personale che comprende le pratiche che forniscono opportunità agli infermieri di sviluppare le loro abilità e di costruire la loro resilienza personale.
- opportunità di apprendimento di strategie di coping adattativo;
- educazione e training in mindfulness e abilità di meditazione;
- opportunità di formazione sul riconoscimento dell’ansia e sulla sua gestione
Bibliografia
Cusack L, Smith M, Hegney D, Rees C S, Breen L, Witt R, Rogers C, Williams A, Cross W, Cheung K. (2016) Exploring environmental factors in nursing workplaces that promote psychological resilience: Constructing a unified theoretical model. Frontiers in Psychology. 7:600 http://dx.doi.org/10.3389/fpsyg.2016.00600
di Sergio Ardis. Segretario Nazionale SIPS
Evidenziamoli
Abstract presentati che meritano maggiore attenzione
Comunicazione tra paziente e medico nella pratica oncologica
Gabriella Marfe, Maria Grazia Criscuolo
Second University of Naples
gabmarfe@alice.it
La comunicazione tra medico e paziente costituisce il cuore della pratica medica ed e considerata un’arte tra rapporti umani, in un mondo in cui le relazioni interpersonali si fanno sempre più problematiche. Tale arte e una combinazione di conoscenza, intuito e talento e capacità di interagire col paziente, dimostrandogli disponibilità all’ascolto, capacità di chiarire dubbi ed interrogativi, determinando il livello di motivazione del paziente a star bene e a contribuire al trattamento.
Recenti studi scientifici hanno dimostrato che il processo comunicativo e fonte di stress non solo per il paziente ma anche per il personale sanitario, infatti è necessario acquisire specifiche competenze comunicative verbali e non verbali per creare un’efficace relazione con il paziente, soprattutto al momento della diagnosi che rappresenta un forte shock emotivo. Lo scopo del counselling e quello di contribuire al miglioramento della qualità della vita del paziente, in modo che il medico possa costruire un rapporto di fiducia comunicativo con il paziente, specialmente durante l’iter del trattamento, ma le ultime ricerche scientifiche evidenziano la difficoltà di questa comunicazione, che può incidere negativamente sulla salute del paziente.
Nella nostra ricerca abbiamo correlato la comunicazione del medico con la percezione del paziente ammalato di cancro rispetto alla sua soddisfazione ed allo stress, provato dopo una consultazione oncologica. Per questo motivo, abbiamo condotto uno studio su 55 pazienti, ai quali abbiamo distribuito un questionario dopo la prima visita oncologica nel nostro ambulatorio presso la Seconda Universita di Napoli. I pazienti hanno risposto ad un questionario di sei domande per valutare la loro comprensione rispetto alla malattia ed al trattamento e la fiducia nel medico.
I primi risultati hanno messo in luce che medici e pazienti spesso parlano due linguaggi diversi, ovvero c’è una difficoltà da parte del paziente a seguire il medico, intento a spiegare la malattia ed il trattamento solo da un punto di vista tecnico con un basso livello di empatia. Questo tipo di interazione si traduce in una minore fiducia del paziente nel medico ed anche in maggiore stress per il paziente. Questi dati confermano la grande difficoltà di comunicazione tra medico e paziente: quest’ultimo ha spesso bisogno di rassicurazioni che spesso il medico non e in grado di dargli. Quindi una maggiore capacita del medico nel comunicare può essere fondamentale affinché il paziente diventi consapevole della malattia (anche se all’inizio c’è il rifiuto nell’accettarla come conseguenza della paura di morte) ed abbia un ruolo maggiormente attivo nella decisione della terapia. In altre parole, una persona guida l’altra e quest’ultima e disposta a seguirla. In questa ottica, c’è la necessita di un approccio centrato sul paziente e sulla famiglia, attraverso uno staff multidisciplinare che permette di fornire una condivisione del programma ed una accettazione della terapia da parte del paziente stesso.
Il testo è contenuto negli atti del meeting nazionale "La promozione della salute in tutte le politiche e professioni" Vaglio Basilicata 4-5 settembre 2015
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Programma provvisorio
Meeting nazionale SIPS 2016
Trent’anni di Carta di Ottawa
Un maggior controllo sulla propria salute e sui propri ambienti per fare scelte favorevoli alla salute
Genova
17-18 novembre 2016
La prima conferenza internazionale per la promozione della salute si tenne a Ottawa dal 17 al 21 novembre 1986. Il risultato tangibile fu la Carta di Ottawa che segnò la nascita ufficiale della promozione dalla salute. La Carta infatti aggiunse alla sanità pubblica un ulteriore tassello che andando oltre la prevenzione, oltre gli stili di vita, permetteva di puntare al benessere. Il benessere diventava l’oggetto della promozione della salute e gli individui e gruppi dovevano essere messi in grado di esercitare un controllo sulla propria salute e sui propri ambienti per fare scelte favorevoli alla salute.
«Per aumentare il proprio benessere gli individui o i gruppi devono essere messi in grado di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, soddisfare i propri bisogni e modificare gli ambienti di vita.»
Trent’anni fa è nata la promozione della salute come promozione del benessere.
A Genova ci ritroveremo ancora una volta per confrontarci sulla promozione salute, su quanto è stato fatto e su quanto ancora dobbiamo fare.
Abstract
Argomenti degli abstract per poster e comunicazioni orali:
□ Progetti di ricerca sulla promozione della salute e valutazione del benessere
□ Progetti di attività di promozione della salute
- Educazione sanitaria ed empowerment for health
- Prevenzione ed empowerment for health
- Scuola ed empowerment for health
- Educazione terapeutica ed empowerment for health
- Umanizzazione Ospedale ed empowerment for health
- Territorio ed empowerment for health
- Comunità ed empowerment for health
- Altro
Gli abstract possono essere inviati entro il 10 settembre 2016 utilizzando il seguente link
https://form.jotform.com/drardis/abstract-genova
Programma provvisorio
Meeting Nazionale SIPS
Giovedì, 17 novembre 2016
13.30 Registrazione dei partecipanti
14.00 Saluti Autorità
14.30 SESSIONE 1: Da Ottawa ad oggi
La promozione della salute in Italia a trent’anni da Ottawa
Angela Spinelli e Barbara De Mei
Da Ottawa alla SIPS
Riccardo Senatore
15.30 Discussione
15.30 SESSIONE 2: Benessere e sostenibilità
Obiettivi di sostenibilità e promozione della salute
Flavio Lirussi
Andare oltre gli stili di vita e puntare al benessere
Daniela Galeone
Oltre l’AFA
Lucia Livatino
Benessere sessuale e affettivo
Ciro Basile Fasolo
La prevenzione delle malattie cronico degenerative nel contesto lavorativo: WHP in ASL3 Genovese
Ferrando Gianna Elisa
18.30 Discussione
19.00 Fine lavori
Venerdì, 18 novembre 2016
8.30 registrazione presenti
9.00 SESSIONE 3: ricerche sulla promozione della salute e altro
Moderatore: Silvana Tilocca
Comunicazioni orali (12 comunicazioni)
11.00 Discussione
11.15 SESSIONE 4: La cronicità e il benessere
Consumo di voluttuari e patologie croniche: uso o abuso?
Gianni Testino
Amare il proprio cuore: aderenza alla terapia e agli stili di vita
Piero Clavario
La malattia cronica polmonare: dalla diagnosi all’end-stage
Antonella Serafini
12.45 Discussione
13.00 Pausa pranzo
14.00 SESSIONE 5: Attività di promozione della salute
Comunicazioni orali (12 comunicazioni)
16.30 Tavola Rotonda: Le reti di promozione della salute in Italia
Rete città sane (Simona Arletti), Rete IUHPE (Paolo Contu), Reti HPH (Giulio Fornero), Rete delle scuole che promuovono salute (Bruna Baggio), Rete WHP (Liliana Coppola)
17.30 Premi SIPS
• Consegna della Medaglia d’oro del Società Italiana per la Promozione della Salute 2016
• Premio per il miglior abstract di progetti di promozione della salute
• Premio per il miglior abstract di ricerca sulla promozione della salute
18.00 Questionario di valutazione dell’apprendimento e fine lavori
Iscrizioni
Il meeting è gratuito e riservato ai soci SIPS in regola con il versamento della quota sociale 2016. Le iscrizioni saranno accettate sino ad esaurimento dei posti disponibili. Per le iscrizioni è necessario usare il seguente form.
https://form.jotform.com/drardis/genova2016
Sede
Istituto Tecnico dei trasporti e logistica
Edificio Calata Darsena - 16126 Genova
Tel. 010 2518821
ECM
Richiesti per tutte le professioni sanitarie
Contatti
segretario@sipsalute.it
Workshop premeeting
(per partecipare al workshop è necessaria specifica iscrizione)
9.00 Gli Entomia e benessere
Mario Betti, Manola Marsalla, Anna Massaccesi, Mariangela Biagioni, Sandro Gonnella
L’entomia è una disciplina olistica che mira alla salute psicofisica, al benessere e all’evoluzione personale, attivando processi di trasformazione somatica, psichica e spirituale. Deriva da antiche tecniche di cura e di trasformazione interiore, rivisitate alla luce delle più moderne terapie psicocorporee e transpersonali. Può essere considerata una sorta di “mindfulness in movimento”, utile per recuperare la nostra integrità personale ed ampliare la nostra coscienza. Prevede una serie di sequenze motorie, dette “forme entomiche”, ciascuna delle quali è suscettibile di varie applicazioni e sviluppi; esse si ispirano a piccoli animali invertebrati (insetti, ragni, crostacei, vermi, molluschi) ossia ad animali appartenenti a tipi (philum) differenti da quello dei cordati, cioè dal nostro. Inducono vissuti cenestesici che favoriscono l’identificazione con questi piccoli esseri ed aiutano ad entrare in contatto con parti di sé rimosse o negate.
12.00 termine workshop
Guarda il video
https://youtu.be/WYC1Uz6wtWg
Iscrizioni al workshop
per iscriversi utilizzare il form specifico (solo per chi è già iscritto al Meeting nazionale)
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CORSO PER INSEGNANTI PROMOTORI DELLA SALUTE – LIVELLO 1
Formazione a Distanza gratuita
Abbiamo realizzato un corso specifico per insegnanti promotori della salute (livello 1). Si tratta del primo corso di formazione a distanza per insegnanti e altro personale non sanitario.
Il corso è gratuito per tutti, oltre che a proporlo per i soci insegnanti (o comunque non sanitari) consigliamo di pubblicizzarlo il più possibile fra gli insegnanti che lavorano a progetti di promozione della salute o che comunque vogliono costruire il loro curriculum di promotore della salute e del benessere.
Descrizione
Con la prima Conferenza Internazionale della Promozione della Salute che si è tenuta ad Ottawa nel 1986, la promozione della salute viene definita e distinta dalle altre discipline che riguardano la salute. Purtroppo ancora oggi la definizione di promozione della salute continua ad essere sconosciuta ai più che, ancorché operanti per la salute, confondono la promozione con la prevenzione e talvolta parlano di promozione della salute in modo e contesti completamenti avulsi al suo significato.
Il corso di formazione proposto dalla Società Italiana per la Promozione della Salute mira a colmare questa lacuna. La promozione della salute è nella sua essenza interdisciplinare. Per questo il corso non è solo rivolto ai sanitari, ma è destinato a chiunque si occupi di salute a partire dai tanti insegnanti che ogni giorno lavorano per rendere i loro percorsi educativi traiettorie di benessere.
Si tratta di una formazione di base che parte dai concetti fondamentali della promozione della salute. A questo corso di base seguiranno altri corsi che nasceranno dall’unica società scientifica italiana interdisciplinare che ha come obiettivo lo studio, la ricerca e la diffusione dei temi della promozione della salute.
L’obiettivo finale è quello di costruire un profilo di promotore della salute che qualsiasi sia la sua professione o il suo ambito operativo condivida i concetti di base e strumenti operativi propri della promozione della salute.
Iscrizione gratuita.
Per l’iscrizione richiedere il codice gratuito a fad-insegnanti@sipsalute.it
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Corso per promotori della salute – livello 1 (Sanitari)
Formazione a Distanza gratuita con ECM
Con la prima Conferenza Internazionale della Promozione della Salute che si è tenuta ad Ottawa nel 1986, la promozione della salute viene definita e distinta dalle altre discipline che riguardano la salute. Purtroppo ancora oggi la definizione di promozione della salute continua ad essere sconosciuta ai più che, ancorché operanti per la salute, confondono la promozione con la prevenzione e talvolta parlano di promozione della salute in modo e contesti completamenti avulsi al suo significato.
Il corso di formazione proposto dalla Società Italiana per la Promozione della Salute mira a colmare questa lacuna. La promozione della salute nella sua essenza è interdisciplinare. Per questo il corso non è solo rivolto ai sanitari, ma è destinato a chiunque si occupi di salute a partire dai tanti insegnanti che ogni giorno lavorano per rendere i loro percorsi educativi traiettorie di benessere.
Si tratta di una formazione di base che parte dai concetti fondamentali della promozione della salute. A questo corso di base seguiranno altri corsi che nasceranno dall’unica società scientifica italiana interdisciplinare che ha come obiettivo lo studio, la ricerca e la diffusione dei temi della promozione della salute.
L’obiettivo finale è quello di costruire un profilo del promotore della salute che qualsiasi sia la sua professione o il suo ambito operativo condivida i concetti di base e strumenti operativi propri della promozione della salute
ECM 7,5 per tutte le professioni
Iscrizione gratuita.
Per l’iscrizione richiedere il codice gratuito a fad@sipsalute.it
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Nuovo corso fad
Sconto per i soci SIPS
Quest’anno con la fine del “triennio ECM” ogni sanitario per chiudere senza debito formativo deve aver accumulato 150 crediti nel triennio salvo le esenzioni di legge. Per facilitare i soci per il ragiungmento degli obiettivi formativi previsti dalla normativa, oltre alla formazione sino ad ora offerta gratuitamente, abbiamo negoziato un accordo con l’agenzia formativa Datré che ci ha concesso uno sconto su un corso di formazione ECM: “Abilità relazionali e di comunicazione per operatori della sanità. Primo modulo”.
Si tratta di un corso della durata di circa 4 ore di fad che rilascia al termine 5 crediti ECM per tutte le professioni sanitarie.
Per i soci SIPS in regola con il versamento della quot a sociale viene rilasciato un codice di sconto di €8 sul costo complessivo del corso €27. I soci interessati al corso potranno richiedere il codice di sconto all’indirizzo segretario@sipsalute.it e acquistare il corso a soli €19.
Per scaricare la brochure del corso utilizzare il link
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